Bergamo conquista la prima posizione nella classifica del Sole 24 Ore delle province in cui si vive meglio in Italia. La vicina città lombarda conquista tre posizioni rispetto al 2023 e sale in molti fra i novanta parametri presi in considerazione dalla annuale ricerca del giornale economico, totalizzando 640,50. Seguono a ruota Trento e Bolzano, lontane e molto diverse rispetto alla nostra provincia ma subito dopo viene Cremona che dista una quarantina di chilometri da Piacenza ma ben 29 posizioni in classifica, un abisso. La nostra provincia quest’anno è infatti ulteriormente scesa in basso passando dalla ventiseiesima posizione del 2023 alla trentatreesima del 2024. Bologna è nona, Milano dodicesima, Forlì-Cesena conquista 27 posizioni ed arriva al tredicesimo posto, Brescia al ventesimo, Modena al 21°, Parma al 26°, Ravenna al 27°, Reggio Emilia al 28°, Lodi al 29°. Molte aree limitrofe dunque fanno meglio ma in regione c’è anche chi sta peggio di noi come Rimini 42° ma in risalita, Ferrara (51°).
I numeri di Piacenza
La provincia di Piacenza con una popolazione di 283.650 registra come dato positivo il saldo migratorio (11 contro una media di 5) che la pone al secondo posto in Italia. E’ invece fra le peggiori province italiane per indice del clima(102° su 107). Il dato viene ricavato in base a 10 parametri climatici (elaborazione Sole 24 Ore su dati 3Bmeteo, 2013-2023): 467 punti contro una media di 590.
La qualità della vita per i giovani è fra le migliori in Italia (7° posto) mentre invece non sembra essere una città a misura di bambini (60°) e anziani (57°).
Maluccio il fronte giustizia e sicurezza che pone Piacenza a metà classifica (46°), così così affari e lavoro (38°), ambienti e servizi (40°), cultura e tempo libero (37°).
Nella voce ricchezza e consumi la nostra provincia è al 19° posto. Pesano molto i canoni di locazione (56°), le mensilità di stipendio per comprare casa (58°), il trend del Pil pro capite
(79°), la disuguaglianza del reddito netto (94°), pensionati con reddito pensionistico di basso importo (48°). Piacenza invece si conferma ai vertici nazionali per depositi bancari delle famiglie consumatrici (3° con 45.504 euro pro capite – fonte Banca d’Italia). Un dato che fa da contraltare alla presenza di tante famiglie con Isee basso (41°) e all’elevato numero di protesti (46°).