Siamo sommersi da una quantità di informazioni da parte dei media che impongono “narrazioni”, come piace adesso che si chiamino, in cui i nemici sono ovunque, le colpe sono sempre di qualcun altro, mai di noi stessi. Lo scrisse anche Mattia Torre nel suo monologo “Colpa di un altro”, interpretato da Valerio Mastandrea a Propaganda Live su La7 (qui un estratto):
“È tipico di questo Paese: è sempre colpa di un altro. È sempre colpa di quello che veniva prima, di quello ha fatto il lavoro prima”
Segnali ci sono per un cambiamento forse, ma sono sparpagliati e non aggregati. Il 23 luglio a Piacenza passerà John Mpaliza, che con la marcia “Restiamo Umani – il cammino”, propone proprio questo, un cambio di passo. Gli organizzatori sottolineano l’importanza di “una riflessione collettiva sui limiti e la pericolosità della legislazione che punta a ridurre gli spazi di integrazione, raccontando esperienze positive”. Sarà in Piazzetta San Francesco, vicino Piazza Cavalli alle 18. Da li ci si sposterà presso il Centro Il Samaritano, dove si proseguirà la discussione. Per chi volesse, sarà possibile sostenere la marcia con 10 euro cenando al Centro. Le prenotazioni terminano lunedì (cell. 347 7842169). L’iniziativa è promossa dal Gruppo di acquisto popolare, Caritas Diocesana, Protezione della Giovane e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.
Le prossime tappe di Mpaliza: Partito il 20 giugno da Trento, dopo Piacenza passerà da Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Firenze, Siena, Viterbo, Monterotondo, per concludere in Sicilia a Lampedusa, Palermo, Riace, poi San Ferdinando, Lamezia Terme, Salerno, Napoli e Roma.