Giancarlo Tagliaferri consigliere regionale di Fratelli d’Italia interviene, con un comunicato, su quanto dichiarato dal presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini in tema di ripresa delle scuole in presenza.
Bonaccini, che è presidente della Conferenza delle regioni ha detto “Sarebbe giusto che il Governo nelle prossime ore ci convocasse e insieme prendessimo una decisione in maniera molto laica. Se c’è preoccupazione diffusa nel Paese che questo possa comportare ancora un rischio alla luce dei numeri che ci sono, ci si ritrovi, se ne discuta, così capiamo anche il Governo cosa ritiene. Io credo che nelle prossime ore bisognerà decidere. Noi come Emilia-Romagna saremmo pronti al ritorno al 75%”.
Bonaccini ha poi sottolineato che l’Emilia Romagna è favorevole ad un rientro in classe visto anche che gli studenti delle superiori stanno pagando un prezzo altissimo e che in molti paesi europei le scuole non hanno mai chiuso.
Tagliaferri ritiene che questa richiesta di confronto con il Governo e l’ipotesi di un rinvio siano sintomo di caos.
“A metà dello scorso dicembre – scrive il consigliere – con la solita pompa magna, la Giunta Bonaccini annunciava che era tutto pronto per la ripresa della scuola in presenza dal 7 gennaio, tutto merito della Regione Emilia-Romagna. In Commissione l’assessore Corsini sembrava ‘il bollettino della vittoria’, del grande successo ‘dell’Invincibile Armada della gloriosa Regione Emilia-Romagna’. Passa meno di un mese, la fatidica data si avvicina e il Presidente Bonaccini candido come il sole annuncia che il sistema Regioni non è pronto e chiede il rinvio della scuola in presenza. Insomma, ha proiettato lo stesso film di questa estate: tanto attento ad aprire discoteche da dimenticarsi che il 14 settembre bisognava farsi trovare pronti per le scuole. A Natale stessa sceneggiata: tanto a parlare di pranzi e brindisi in presenza, da dimenticarsi che il 7 gennaio si tornava sui banchi. Risultato? Stesso fallimento e a nulla valgono le arrampicate sugli specchi dell’assessore Salomoni: dagli scuolabus alla vaccinazione antinfluenzale, dalle lezioni in presenza ai vaccini antiCoronavirus il risultato è lo stesso: un fallimento totale fatto pagare ai cittadini e alle imprese”.