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Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino. Serata dedicata alle risorse idriche

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Nuova conviviale organizzata dal Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino il 20 marzo scorso con la gradita presenza di Antonio Bodini.
Professore associato presso il Dipartimento di Chimica, Scienze della vita e Sostenibilità ambientale, laureato in Scienze biologiche e dottorato di ricerca in Scienze ambientali presso l’Università di Parma lavorando sulla modellizzazione qualitativa di sistemi ecologici complessi.
Ha lavorato sullo stesso argomento con una borsa di studio post-dottorato (tra il 1988 e il 1990) presso il Dipartimento di Scienze della popolazione, Università di Harvard a Boston. Da settembre 2017 a febbraio 2018 ha svolto attività di ricerca presso la Facoltà di Scienze dell’Università del Rosario (Bogotà, Colombia) applicando la modellizzazione qualitativa per definire strategie per combinare conservazione degli ecosistemi e sviluppo economico in Colombia. I suoi interessi di ricerca si concentrano sugli ecosistemi come sistemi complessi utilizzando la modellizzazione qualitativa (analisi di loop) e l’analisi di rete.
Tema della serata l’acqua intesa come risorsa da proteggere e da non sprecare oltre che come diritto della collettività. Diminuiscono continuamente le risorse idriche e in Italia nel 2023 la disponibilità annua è calata del 18,4% rispetto alla media degli anni precedenti. Il professor Bodini ha spiegato che affinché l’acqua permanga più a lungo sul territorio è necessaria una grande opera di riqualificazione.
E’ fondamentale gestire le risorse idriche affinché non vadano disperse e ciò è possibile con diversi modi. Si possono realizzare invasi destinati all’accumulo e alla conservazione dell’acqua garantendo una riserva preziosa durante periodi di siccità o nei momenti di maggiore richiesta; gli invasi contribuiscono significativamente alla gestione sostenibile delle risorse idriche: l’acqua stoccata in grandi quantità garantisce forniture costanti ai canali irrigui, fondamentali per l’agricoltura e contribuisce alla conservazione degli ecosistemi locali. Un ulteriore vantaggio rileva dal fatto che le acque degli invasi sono acque di superficie, non richiedono quindi processi di prelievo che vadano in profondità nel terreno, evitando così potenziali impatti negativi sull’ecosistema sotterraneo.
Esiste anche un progetto sperimentale di “accumulo in falda” con canalizzazione dell’acqua in falda che la trattiene e la eroga con lento rilascio nel momento del bisogno sfruttando quanto già avviene in natura. Tale modalità comporta la realizzazione di vasche nel sottosuolo con conseguente impatto ambientale. Ad oggi solo in Toscana, nelle Marche e in Romagna l’acqua, tramite bocchette, dal Fiume viene trasportata in falda.

Ideale il sistema misto di invasi e di accumulo in falda e in ogni caso è necessaria la pulizia dei corsi d’acqua dalla troppa vegetazione che ne impedisce il buon scorrimento.

La serata si è rivelata molto interessante per la tematica trattata con diversi interventi da parte della platea e, al temine, come di consueto, la consegna del gagliardetto del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino da parte del Presidente Mario Veneziani all’ospite intervenuto.

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