Quando si dice che il Jazz ha mille anime si intende proprio quella capacità di fondersi e di prendere stimoli da altri generi musicali per riproporli in una maniera del tutto peculiare senza mai snaturarsi, perché è l’approccio con cui si rileggono, a essere “jazz”; vera e propria contaminazione di generi che porta a nuove forme espressive. Sarà senz’altro così per questo concerto, che allarga gli orizzonti già assai vasti delle varie tipologie di Jazz, con una proposta estremamente interessante che supera ogni tentativo di definizione e va al di là di ogni confine musicale. Si tratta di un quintetto di autentiche stelle, in tour per presentare un disco fresco di stampa dal titolo “Starebaby”. Capitanato dal batterista Dan Weiss e affiancato da due tastieristi di altissimo livello come Craig Taborn e Matt Mitchell, oltre che dal chitarrista Ben Monder e dal bassista Trevor Dunn, il progetto prenderà vita sabato 9 marzo sul palco del Teatro President di via Manfredi (PC).
Nel pomeriggio alle ore 16:00 il batterista terrà una masterclass fuoriprogramma al Milestone a ferquenza libera e gratuita; certamente dedicata a chi si interessa di batteria e percussioni, ma sempre una buona occasione per incontrare da vicino un musicista importante.
Il festival è organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club con la direzione artistica di Gianni Azzali, il decisivo sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia Romagna, del Comune di Fiorenzuola d’Arda e di alcune e realtà imprenditoriali, il patrocinio del MiBAC, del Comune di Piacenza e la collaborazione di una fitta rete di associazioni e istituzioni. I biglietti per assistere a questo concerto sono acquistabili nei pomeriggi feriali dalle 15.00 alle 19.30 presso la sede del Piacenza Jazz Club, il sabato mattina dalle 10.30 alle 12.30 presso il negozio Alphaville di Piacenza, oppure online sul sito www.diyticket.it o nelle ricevitorie Sisal di tutta Italia.
Dan Weiss è uno dei batteristi attualmente più richiesti in ambito jazz e si esibisce indifferentemente con artisti di stili molto diversi tra loro, come Rudresh Mahanthappa, Chris Potter, John Zorn e Jen Shyu, a testimonianza della sua versatilità e della vastità dei suoi orizzonti di interesse musicale. “Starebaby”, il suo ultimo lavoro, che sta portando in giro per il mondo e per il quale ha composto tutte le musiche, è la realizzazione del sogno a cui ha lavorato a lungo. Da oltre un decennio, infatti, cercava di riunire alcuni dei più valenti musicisti del panorama internazionale per suonare musica che combinasse la natura improvvisativa del Jazz con la potenza dell’Heavy Metal e della nuova musica elettronica.
Come per le sue precedenti uscite acclamate dalla critica, “Starebaby” è un’opera decisamente originale che è in gran parte senza precedenti e che riflette lo stato di grazia del musicista statunitense. Questo lavoro riflette realmente il suo gusto e il suo modo di intendere e vivere la musica, come una miscela ben dosata di improvvisazione jazz, Doom Metal dalle sonorità cupe e dai ritmi lenti, musica elettroacustica, ritmo ciclico tipico della musica indiana con innumerevoli altre influenze, arrivando a un risultato complessivo sorprendente. Tra le sue fonti di ispirazioni dichiarate vi è anche la serie televisiva Twin Peaks, il cui paesaggio emotivo surreale e minaccioso ha contribuito a plasmare la sensazione generale di questa musica. Per questo concerto c’è da aspettarsi un suono completamente nuovo, a volte effimero, a volte crudo, che si ritaglia uno spazio tutto suo tra Jazz, Rock e Metal. I cinque musicisti sul palco condividono l’amore per l’Heavy Metal e hanno alle spalle esperienze importanti in gruppi sperimentali Rock e di musica elettronica. L’insieme che ne deriva è stupefacente e offre alla musica un’enorme varietà di trame e colori vorticosi. Insieme, eseguono questa musica con completa convinzione, fondendo meticolosa precisione, potenza prodigiosa e magistrale improvvisazione.