Il Gruppo di Fratelli d’Italia in Regione Emilia-Romagna esprime forti critiche per l’approvazione del bilancio di previsione 2025-2027, avvenuta con il voto contrario di tutta l’opposizione di centrodestra. “Ancora una volta, la Giunta ha scelto di addossare ai cittadini il peso di una gestione inefficiente, introducendo nuovi ticket sanitari e farmaceutici che non miglioreranno i servizi, ma serviranno solo a coprire un deficit di 200 milioni di euro. Nessuno nella maggioranza si assume la responsabilità di questa situazione, preferendo aumentare le tasse piuttosto che razionalizzare la spesa e ridurre gli sprechi: come dimostrano i 7 milioni di euro di ticket sanitari non riscossi.
La gestione sanitaria regionale presenta criticità evidenti. Le aziende sanitarie hanno registrato un peggioramento del bilancio nel 2023 rispetto all’anno precedente, con ritardi nell’approvazione che compromettono la trasparenza. I Centri di Assistenza Urgenza (CAU), nati per decongestionare i Pronto Soccorso, si sono rivelati inefficaci e fonte di tensioni tra i medici per le disparità retributive. Inoltre, la Giunta ha introdotto i nuovi ticket sanitari senza alcun confronto con l’opposizione, limitandosi a un annuncio in Commissione il 19 marzo e formalizzando la misura il 24 marzo. Il provvedimento, che entrerà in vigore il 2 maggio, prevede la compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini senza fornire dettagli chiari su modalità di applicazione e fasce di reddito coinvolte. La Regione stima un introito di 50 milioni nel 2025 e 70 milioni negli anni successivi, ma questi numeri restano incerti.
L’introduzione dei ticket avrà conseguenze concrete: in alcuni casi, il costo del ticket supererà quello del farmaco, disincentivando i cittadini a curarsi. I medici di base saranno gravati da un maggiore carico burocratico, mentre i farmacisti, costretti a riscuotere il ticket senza alcun riconoscimento economico, assumeranno di fatto il ruolo di “esattori”. Inoltre, la disparità di trattamento tra farmacie e ospedali, dove i farmaci continueranno a essere distribuiti gratuitamente, creerà una concorrenza sleale.
A tutto questo si aggiunge la lentezza con cui vengono fornite risposte ai consiglieri, ostacolando il loro lavoro di verifica. Un esempio emblematico è l’accesso agli atti richiesto a gennaio per conoscere i costi dei CAU: invece di ottenere una risposta entro i consueti 3-5 giorni, la scadenza è stata prorogata al 28 marzo. Questo venerdì ci è stato risposto “che i numeri non saranno disponibili fino ai bilanci di esercizio 2024 delle Ausl quindi 30 Aprile 2025”. Una risposta per noi di una gravità inaudita, perché se c’è in corso ancora una fase istruttoria, ciò significa che l’Assessorato dell’Emilia-Romagna non ha la minima idea dei costi dei Cau.
Fratelli d’Italia porterà il tema all’attenzione del Ministero della Sanità e delle Finanze e continuerà a vigilare affinché la sanità pubblica rimanga un diritto accessibile a tutti, attraverso una gestione più trasparente ed efficiente. Il Gruppo di Fdi chiede alla Giunta di fornire report puntuali sullo stato dei servizi sanitari, anche con cadenza trimestrale, e di avviare un confronto serio per trovare soluzioni che non penalizzino ulteriormente i cittadini”.