Le generazioni più giovani, i ragazzi, gli studenti, si mobilitano, per ricordare a tutti che non c’è più tempo da perdere nell’agire per la salvaguardia del nostro pianeta e dei nostri territori, i lavoratori del mondo dell’istruzione, della scuola, della conoscenza, della formazione, che con quei ragazzi e con quelle generazioni hanno un rapporto privilegiato, sostengono questa iniziativa e saranno presenti in piazza venerdì 24 maggio anche per rivendicare un ulteriore diritto: quello della libertà di insegnamento, che è un bene fondamentale e indispensabile in ogni società democratica.
E’ una prerogativa che la nostra Costituzione affida alle scuole e ai docenti, ma che i fatti di Palermo, relativi alla sospensione della professoressa Dall’Aria, mettono seriamente in discussione e sono il sintomo di una pericolosa tendenza della politica a invadere e condizionare gli spazi in cui si esercitano l’azione didattica e l’autonomia delle istituzioni scolastiche.
Spirito critico, capacità di analisi e di lettura dei fatti del mondo, sono gli obiettivi che gli studenti dovrebbero raggiungere nel loro percorso di studi per l’esercizio di una cittadinanza attiva e che ogni lavoratore della scuola è impegnato a garantire.
Per:
– garantire il pluralismo,
– difendere le prerogative professionali,
– tutelare libertà fondamentali che attengono alla nostra democrazia costituzionale,
– rivendicare l’istituzione di un organismo indipendente con il compito di valutare il corretto esercizio della libertà di insegnamento e di tutelare l’autonomia professionale individuale e collegiale
– affermare i valori che devono essere gelosamente custoditi e difesi dalla nostra scuola in tutto il Paese.
Per tutti questi motivi i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola RUA, Gilda Unams di Piacenza aderiscono alla manifestazione del prossimo venerdì 24 maggio con un presidio in Corso Garibaldi 50, di fronte al Provveditorato agli studi, alle ore 17 in solidarietà della professoressa palermitana e dell’ingiusta sanzione ricevuta e saranno con gli studenti, i docenti, associazioni e tutti coloro che sostengono il diritto alla libertà di insegnamento. Contemporaneamente altre iniziative analoghe si svolgeranno a livello locale in tutta Italia.