Sarà il vicesindaco ed assessore alla Tutela degli animali Elena Baio, ad inaugurare ufficialmente domani, sabato 30 giugno, la nuova area di sgambamento cani all’interno del parco di Montecucco, nella zona nord al confine con Strada Malchioda. Dopo il taglio del nastro, previsto per le ore 10, la mattinata di festa, che vedrà la partecipazione dei rappresentanti del Nucleo Guardie Zoofile dell’associazione Fareambiente e dell’Associazione italiana Sicurezza Ambientale, proseguirà con esercizi di obedience e prove di ricerca in superficie a cura del gruppo cinofilo La Lupa e una sfilata di cani che cercano famiglia organizzata dall’associazione Pandora.
Saranno presenti inoltre banchetti informativi allestiti dall’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa).
Il programma della giornata era stato presentato in conferenza stampa, ieri mattina ed oggi si registra una presa di posizione da parte del consigliere di opposizione Christian Fiazza (Pd) che si è sentito chiamato in causa.
Durante l’incontro con i giornalisti parco il vicesindaco Elena Baio avrebbe dichiarato che le viene «da ridere di fronte ai commenti di un esponente del Pd, perché siamo stati noi a esaudire le richieste rimaste inascoltate per anni».
Con un comunicato oggi Fiazza sottolinea di aver più volte segnalato – anche in sede istituzionale – la necessità di uno spazio per animali domestici nell’area verde e che perciò si sente chiamato in causa dalle «acide esternazioni» della Baio.
«Sono felice d’aver fatto ridere il vicesindaco Baio, è un’attività che favorisce la circolazione sanguigna e migliora la salute e l’umore. D’altra parte, non posso che essere sorpreso dalla sua arrogante sbeffeggiatura nei miei confronti. Sarei bugiardo a non dire che avrei preferito che l’opera fosse stata realizzata dalla precedente amministrazione di centrosinistra, ma ciò che conta è che finalmente i residenti del quartiere Besurica e delle zone limitrofe abbiano un’area a disposizione per far scorrazzare i propri amici a quattro zampe e non disturbare gli altri fruitori del parco. Dal canto mio, ho ascoltato gli abitanti e ho portato in consiglio comunale questa istanza. Non mi sono mai assegnato alcun merito – le mie dichiarazioni ne sono la prova -, ma non ho alcunché di cui giustificarmi se ho dato voce ai bisogni della città», prosegue Fiazza.
«Se il vicesindaco vuole appuntarsi una medaglia personale da “primo posto”, faccia pure. Ma ritengo che i colori politici e le differenze ideologiche, di fronte alle problematiche quotidiane della gente, dovrebbero essere accantonati. Ho sempre dimostrato questo principio in quindici anni di attività amministrativa, sia tra i banchi della maggioranza che dell’opposizione. Sarà forse per questa ragione che i vicesindaco nominati passano – ne ho gia visti quattro e chissà cosa mi riserva il futuro – mentre i consiglieri eletti dal popolo rimangono a dispetto delle risate».