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Soresi (FdI): “Le modifiche ai percorsi dei bus creano disagi concreti”

"Prima di procedere alla definizione del piano definitivo, l’Amministrazione comunale apra un confronto reale e concreto con i cittadini"

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Quotidiano Piacenza Online ieri, in un articolo dedicato all’argomento, aveva raccolto alcune voci di cittadini fortemente scontenti per le modifiche sperimentali apportate ai percorsi dei bus, con sostanziali tagli in centro storico. Oggi sull’argomento interviene – dopo aver ricevuto diverse segnalazioni di disagio da parte dei cittadini – anche Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Piacenza:

“Le modifiche sperimentali alla rete del trasporto pubblico urbano, recentemente entrate in vigore, stanno creando disagi concreti ai residenti di diverse zone della città”. 

“A segnalarmelo – afferma la capogruppo – sono principalmente i residenti di Borgotrebbia, ma non solo: anche cittadini di altri quartieri, come il Capitolo, che lamentano difficoltà negli spostamenti quotidiani, soprattutto per chi deve raggiungere il centro o rientrare a casa in orari serali”.

“Nel caso di Borgotrebbia – spiega Soresi – molti utenti hanno evidenziato come le nuove fermate più prossime al centro, come quella di Via Castello, siano troppo distanti, specialmente per anziani, persone con difficoltà motorie o semplicemente per chi si sposta con carichi pesanti. Altre criticità riguardano il percorso di rientro verso il quartiere e la soppressione totale delle corse festive, che penalizza ulteriormente chi non dispone di mezzi propri nei giorni di festa”.

“A ciò si aggiunga – considera l’esponente di Fratelli d’Italia – che il quartiere era già stato penalizzato, negli anni, dal taglio di alcune corse nella zona di campo Santo Vecchio”.

«Problemi simili – osserva Soresi – stanno emergendo anche in altre aree della città: è chiaro che questa riorganizzazione, seppur indiscutibilmente necessaria e nata con l’obiettivo di razionalizzare il servizio, rischia di penalizzare fasce fragili della popolazione ed interi quartieri e frazioni. Ecco perché ritengo fondamentale che, prima di procedere alla definizione del piano definitivo, l’Amministrazione comunale apra un confronto reale e concreto con i cittadini, coinvolgendo direttamente residenti, comitati di quartiere e rappresentanti delle frazioni. Servono incontri pubblici dedicati, per ascoltare le esigenze dei vari territori e correggere le criticità emerse da questa prima fase sperimentale».

La capogruppo ha quindi depositato un’interrogazione per chiedere se siano stati organizzati incontri informativi nei quartieri e nelle frazioni interessate prima dell’entrata in vigore delle modifiche; se, nello studio che ha portato a questa riorganizzazione, sia stata valutata non solo la quantità di utenti ma anche la tipologia di utenza, considerando le necessità di anziani, persone con difficoltà motorie o lavoratori con orari particolari; e se l’Amministrazione intenda rivedere questo piano sperimentale tenendo conto delle criticità emerse e delle segnalazioni raccolte dai residenti.

«Il trasporto pubblico è un servizio essenziale, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione: ogni modifica deve tenere conto non solo dei numeri e dei flussi generali, ma anche della qualità della vita delle persone e della loro effettiva possibilità di spostarsi agevolmente nella città», conclude Soresi.

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