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Soresi sui passi carrai: “Il Comune impone l’automazione”

"Non è neppure chiaro come effettuare le misure. Ci si deve rivolgere a tecnici spendendo 300/400 euro"

The man presses his fingers on the remote control and opens the garage with green doors, in the distance.

“Il rinnovo dell’autorizzazione dei passi carrai sta sollevando una serie di problemi. Successivamente alla mia interrogazione di qualche settimana fa, sono stata contattata da geometri, amministratori di condominio e cittadini che evidenziano altre due problematiche: non esiste una modalità chiara ed univoca per la misurazione ed il Comune, di fatto, impone l’automatizzazione dei cancelli/portoni”, così Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, che torna sul tema passi carrai per chiedere ulteriori precisazioni all’Amministrazione.
“Come emerso qualche settimana fa – afferma la capogruppo – per il rinnovo dell’autorizzazione sono richiesti una serie di documenti e misurazioni di vario tipo, che non tutti sono in grado di svolgere autonomamente e, per questo motivo, molti cittadini si stanno rivolgendo a tecnici qualificati, sopportando una spesa di circa 300/400 Euro. Il punto è che gli stessi tecnici lamentano come non vi sia un Regolamento che disciplini, in modo univoco e chiaro, le modalità di identificazione dell’accesso/passo carrabile e di misurazione della larghezza: non è infatti chiaro se la misura da fornire al Comune di Piacenza sia quella corrispondente all’accesso carrabile o quella comprensiva degli scivoli di abbassamento marciapiede”.
“Nella città di Piacenza – osserva Soresi – ci sono casi in cui è richiesto un pagamento corrispondente alla larghezza dell’accesso in area privata ed altri in cui invece è richiesto il pagamento corrispondente alla larghezza dell’area comprensiva anche degli scivoli laterali. Questo avviene perché Piacenza è sguarnita di apposita regolamentazione che, invece, è esistente in altri Comuni italiani (es. Comune di Rimini) dove, appunto, risulta chiara la modalità di misurazione”.
“Vi è poi un ulteriore problema, sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia: nella lettera pervenuta ai cittadini si fa espresso riferimento al fatto che <>. Ebbene, considerando che a Piacenza sono pochissime le abitazioni dove i cancelli/portoni sono arretrati di mt 5 dal limite della proprietà pubblica, questo significa che – in assenza di automatismo – non sarà possibile presentare la domanda di autorizzazione per il passo carraio, con le relative conseguenze (impossibilità di impedire la sosta). Il risultato è allora quello di imporre a tantissimi piacentini di automatizzare i propri cancelli/portoni, per una spesa che si aggira intorno ai 2.000,00 Euro circa, senza contare l’obbligo di manutenzione annuale (per circa 150,00 Euro all’anno) e la corposa documentazione richiesta ai fini dell’automatizzazione”.
“Insomma – prosegue la capogruppo – di fatto, si sta ponendo tantissimi cittadini di fronte alla seguente alternativa: affrontare una spesa di circa 2.500,00 euro (oltre spese annuali) o rinunciare alla richiesta di passo carraio, con la conseguenza che, non potendo più impedire la sosta di fronte al proprio accesso, molti piacentini posteggeranno lungo la carreggiata, accrescendo ulteriormente il problema parcheggi che già attanaglia la nostra città”.
Soresi ha dunque presentato un’interrogazione per chiedere all’Amministrazione di provvedere alla redazione di un Regolamento che disciplini, in modo univoco e chiaro, le modalità di identificazione dell’accesso/passo carrabile e di misurazione della larghezza e per domandare alla stessa di modificare il modulo di richiesta apertura/rinnovo passo carraio eliminando il riferimento all’obbligo di automatismo per i cancelli/portoni che non risultino arretrati di mt 5 dal limite della proprietà pubblica.

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