Stefano Fugazza si spegneva a Piacenza il 19 maggio del 2009, all’età di soli 54 anni, dopo alcuni mesi di malattia. Con lui scompariva non solo uno storico dell’arte stimato dai colleghi di tutt’Italia e un direttore capace che per anni aveva dedicato grande energia alla gestione della Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi”, ma anche un intellettuale vero, che guardava al mondo attorno a sé con curiosità e ironia. E non solo: si spegneva un uomo che aveva scelto di impegnarsi ogni giorno nella vita culturale della sua città, Piacenza, con una dedizione che andava ben oltre il suo ruolo. Le tante mostre presentate, le conferenze, i frequenti interventi sulle testate locali, i dialoghi in pubblico con gli artisti e gli scrittori, le parole spese in ambito associazionistico e altro ancora riempivano infatti un’agenda fittissima di impegni cui Fugazza faceva fronte con leggerezza calviniana.
Grazie alla mostra – intitolata “Sulle tracce di Stefano Fugazza”, con il significativo sottotitolo “Vita, idee e gusto di un intellettuale innamorato di Piacenza” – sarà possibile ricostruire le tappe della sua formazione e della avventura intellettuale, conoscere i progetti concretizzati come direttore e valutare il suo progetto di riallestimento, che ha traghettato la Ricci Oddi da un modello espositivo di tipo ottocentesco a uno moderno e razionale, secondo criteri contemporanei. Ma sarà anche l’occasione di conoscere meglio il suo gusto, attraverso l’esposizione di oltre cinquanta opere di artisti antichi e moderni che gli appartenevano. In mostra il visitatore leggerà le sue parole, tratte da saggi e articoli, facendosi guidare nella scoperta del percorso dal suo sguardo.
La mostra si colloca a fianco della valorizzazione bibliografica degli oltre mille scritti di Stefano Fugazza, che sempre in occasione del decennale della scomparsa l’amministrazione comunale ha inteso finanziare in seno alla biblioteca Passerini Landi. Proprio in questi mesi, infatti, è in corso la raccolta delle sue pagine variamente edite, che presto sarà possibile consultare nella loro interezza interrogandole attraverso una bibliografia specificamente dedicata in rete.