L’ultima sala operativa della polizia locale di Piacenza era stata inaugurata due anni fa dall’allora sindaco Patrizia Barbieri e vi confluivano i segnali di 105 telecamere di contesto e altre 21 dedicate alla lettura targhe per gli accessi in Ztl. Mentre quelle per la Ztl sono rimaste uguali sono invece cresciute a 143 le telecamere di contesto. Questo ha reso necessario l’allestimento di una struttura che va a completare quella già esistente. Costata 80.021,00 (di cui 72.640,00 finanziati dal Fondo sicurezza urbana del ministero degli Interni) è composta da 4 videowall, 4 postazioni operatore dedicate esclusivamente alla videosorveglianza oltre al potenziamento dei sistemi di registrazione e soprattutto all’implementazione di nuovi sistemi di analisi delle immagini che sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale sono in grado di svolgere velocemente compiti che richiederebbero ore di analisi e confronto agli agenti come ad esempio isolare e seguire un determinato veicolo riprnueso da più telecamere posizionate in diverse zone della città. La nuova sala di controllo Control Room – SOC (Security Operations Center) inaugurata oggi dal sindaco Katia Tarasconi si affianca all’esistente L
sala operativa ed è in grado di dialogare con altre centrali operative delle forze dell’ordine. La tecnologia ed i software di cui è dotata la sala permettono di compiere un salto di qualità nella gestione dei fenomeni di criminalità, di violazione delle norme in materia ambientale (si pensi ad esempio all’abbandono di rifiuti) e una migliore tutela del patrimonio pubblico e privato.
La Control Room, insieme ai prossimi ampliamenti del numero di telecamere con sistemi di ripresa di nuova generazione, assicura i vantaggi dell’innovativa concezione di videosorveglianza, ovvero la capillarità (grande superficie territoriale sottoposta a controllo) e la collaborazione con le altre Forze dell’Ordine. Nel corso degli anni l’impianto di videosorveglianza cittadino ha subito diverse implementazioni che hanno portato all’attuale assetto ed ha permesso di svolgere numerose attività di indagine e verifica per fatti criminosi, incidenti stradali, atti vandalici, ecc., dimostrandosi un valido ausilio per carabinieri, polizia di Stato, guardia di Finanza, che costantemente richiedono lo scarico di filmati per attività di Polizia Giudiziaria.
Nel corso dell’anno 2024 sono stati scaricati n. 192 filmati ad uso interno (rilievi di infortunistica stradale, attività sanzionatorie amministrative e attività di polizia giudiziaria), e sono state gestite 48 richieste di scarico immagini da parte di soggetti esterni.
Una sala dedicata esclusivamente alla videosorveglianza permette inoltre di monitorare il funzionamento di tutte le strumentazioni che compongono la struttura e la rete di telecamere (compresi sei ponti radio). Attraverso il software di analisi video, installato sul server, è possibile attivare funzionalità quali: riconoscimento degli oggetti, tracciamento del movimento, catalogazione di eventi specifici, ricerca multicamera, superamento di zona, applicazione di filtri di ricerca (origine, intervallo di tempo, colore, dimensioni, velocità, direzione, prossimità, aspetto, etc.)
L’approccio forense alla videosorveglianza permette in pochi minuti di capire quali veicoli abbiano percorso una strada in senso vietato, quali movimenti si siano verificati nelle immediate vicinanze di un mezzo vandalizzato. L’analisi video automatizzata semplifica l’analisi di grandi quantità di registrazioni, riducendo il tempo necessario per identificare situazioni di interesse. Ciò non solo ottimizza le operazioni quotidiane ma facilita anche le indagini post-evento.
Inoltre, la capacità di eseguire ricerche avanzate basate su criteri specifici, come il riconoscimento di veicoli, consente un monitoraggio mirato e la generazione di report dettagliati.
E’ inoltre previsto l’acquisto ed installazione di hardware e software per il potenziamento dell’archiviazione delle immagini.