Qualche settimana fa la consigliera di Fratelli d’Italia Gloria Zanardi ha presentato un’interrogazione urgente nella quale chiedeva di “verificare nelle biblioteche la presenza di libri gender per i più piccoli”. Un’interrogazione discutibile che ha sollevato non poche discussioni, sia a livello scientifico che politico.
In primis per l’accostamento alla cosidetta “ideologia gender”, smentita dalla stessa Associazione Italiana degli Psicologi (AIP), che afferma in un documento datato marzo 2015 di “rasserenare il dibattito nazionale sui temi della diffusione degli studi di genere e orientamento sessuale nelle scuole italiane e per chiarire l’inconsistenza scientifica del concetto di “ideologia del gender”.
A confermarlo è la dottoressa Valentina Tirelli, psicologa, psicoterapeuta e dottore di ricerca, responsabile del Tice Live Learn, cooperativa sociale innovativa che si occupa di servizi, consulenza e ricerca nell’ambito della salute mentale e dell’apprendimento. Di concerto con Arcigay Lambda e assieme al neuropsicologo Davide Manstretta e alla dott.ssa Giovanna Maria Cammi hanno esposto le loro scientifiche argomentazioni sul tema presso lo stesso Centro Tice di Via Scalabrini.
“Dal punto di vista scientifico – sottolinea la dottoressa Tirelli -, mi sono sentita in dovere di intervenire su una questione scientifica come questa. L’ideologia gender non esiste, molto semplicemente. Trovo profondamente sbagliato instillare un orientamento sessuale, si creano danni enormi a livello psicologico a giovani vite, oltre a essere tecnicamente scorretto”.
La dottoressa Tirelli evidenzia invece come sia importante al contrario “insegnare all’educazione alle differenze, e introdurre un’educazione sessuale diversa, anche nelle scuole. La letteratura sul tema è inattaccabile da strumentalizzazioni politiche”.
Bibliografia:
Ufficio Regionale per l’Europa dell’ OMS
QuotidianoPiacenzaOnline