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Torna l’uccello di fuoco, pezzo forte del Teatro Gioco Vita

A quasi venticinque anni dalla prima versione e quindici dalla seconda Teatro Gioco Vita ripropone “L’uccello di fuoco”, uno dei suoi spettacoli più importanti e di maggior successo.

Un progetto che si inserisce in un programma di recupero del repertorio in occasione dei quarant’anni della compagnia di teatro d’ombre, che cadono proprio nel 2018. Fiaba per musica, ombre e danza, lo spettacolo è tratto da “L’oiseau de feu” di Igor Stravinsky e dalle figure di Enrico Baj. La regia e le scene sono di Fabrizio Montecchi, le sagome di Nicoletta Garioni sono ispirate ai disegni di Baj. In scena Valeria Barreca, Gloria Dorliguzzo (che cura anche i movimenti coreografici) e Tiziano Ferrari. Le luci sono di Davide Rigodanza, i costumi di Giulia Bonaldi, Anusc Castiglioni, Corinne Lejeune, macchinista Luca Berettoni.

Nei giorni scorsi si sono tenute le prove al Teatro Gioia, da cui “L’uccello di fuoco” è partito alla volta di Piombino dove è previsto il debutto giovedì 15 marzo alle ore 17.30 al Teatro Metropolitan. Quindi lo spettacolo farà tappa a Siena al Teatro dei Rozzi il 17 marzo con doppia recita alle ore 16 e alle ore 18. La tournée proseguirà al Teatro Comunale di Ferrara (20 e 21 marzo alle ore 10) e al Teatro Comunale Chiabrera di Savona (23 marzo alle ore 10).

Ma l’appuntamento più prestigioso sarà per la stagione estiva, in Spagna, con la partecipazione al Festival internacional de Musica y Danza di Granada, prestigiosa manifestazione la cui 67° edizione si terrà dal 22 giugno all’8 luglio ospitando concerti, balletti e recital degli artisti e dei teatri lirici e sinfonici più importanti al mondo: lo spettacolo di Teatro Gioco Vita sarà presentato in serale per tutto il pubblico.

“L’uccello di fuoco” è uno spettacolo d’ombre e danza interamente costruito sul “racconto coreografico” che Igor Stravinsky ha composto nel 1909 per i Balletti Russi. La definizione di “racconto coreografico” non è impropria perché “L’uccello di fuoco” è una fiaba raccontata attraverso la musica. Ma Stravinsky ha creato una musica che non si lascia mai imbrigliare dal narrativo dimostrando una totale libertà espressiva. La sua forza consiste proprio nel miracoloso equilibrio tra il funzionale e l’autonomo, tra il figurativo e l’astratto.

Ne “L’uccello di fuoco” Teatro Gioco Vita fa esplodere il grande potenziale spettacolare del teatro d’ombre. Nel farlo sceglie come interlocutore la danza, un linguaggio che dona corpo all’incorporeità dell’ombra e che, per natura, è capace di porsi come medium scenico tra le ombre e la musica.

Sulla scena due attori-animatori e una danzatrice-animatrice danno vita all’universo di figure tratte dall’opera di Enrico Baj e ad animare ombre di grande impatto visivo.

La prima versione dello spettacolo risale al 1994, poi nel 2004 la seconda edizione realizzata da Teatro Gioco Vita con la Fondazione Nazionale della Danza, dove accanto alla regia e alle scene di Fabrizio Montecchi figuravano le coreografie firmate da Mauro Bigonzetti. Uno degli spettacoli più riusciti della compagnia d’ombre piacentina, che anche grazie anche al linguaggio universale della musica e all’assenza di parole è stato rappresentato in ogni parte del mondo: oltre che in Europa, in Cina, negli Stati Uniti e in Canada.

Nel dicembre 2016 Teatro Gioco Vita era tornato ad affrontare “L’oiseau de feu” di Igor Stravinsky grazie ad una prestigiosa collaborazione internazionale: quella con l’Orchestre National de Lyon che aveva commissionato al centro di produzione teatrale piacentino, nell’ambito delle attività per il pubblico giovane, una versione originale de “L’uccello di fuoco” da rappresentare con la musica dal vivo. In quell’occasione le ombre di Teatro Gioco Vita nella Grand Salle dell’Auditorium Orchestre National de Lyon erano state accompagnate dal vivo dall’Orchestra Nazionale di Lione diretta dal maestro ospite Quentin Hindley. Visto il successo francese, l’idea di riprendere lo spettacolo per la distribuzione già a partire da questa stagione teatrale. Anche perché il progetto artistico di Teatro Gioco Vita per il triennio 2018-2020, alla luce del traguardo dei 40 anni di teatro d’ombre, prevede tra le altre cose un lavoro sulla valorizzazione del repertorio in un’ottica drammaturgica, scenica e attorale completamente rinnovata.

 

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