TERRITORIA torna e amplia il proprio orizzonte con CONFINI MOBILI. E’ questo il titolo del progetto che si articolerà su tre spazi di esposizione che offriranno anche momenti di espressione culturale con al centro appunto il tema dei Confini… mobili perché nulla è fisso, statico, immobile. Tanto meno la vita umana e le sue manifestazioni artistiche. L’edizione 2019 di TERRITORIA è curata da Sandra Bozzarelli in collaborazione con l’associazione Cantiere Simon Weil e con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Al centro del progetto culturale, che intende svolgere una funzione di sussidiarietà culturale a disposizione della città, saranno pittura, scultura, fotografia, teatro e cinema espressioni declinate sul tema Confini mobili.
L’inaugurazione è fissata per venerdì 11 ottobre 2019 alle 17.30
In contemporanea per tre fine settimana di ottobre, il progetto Territoria legherà tre punti della città compresi nell’area del centro cittadino con arte contemporanea, pittura, scultura, fotografia, teatro, cinema . Tre i luoghi che ospiteranno le manifestazioni: dall’ex opificio Spazio Negrini di via Cornazzano in cui si produceva maglieria, spazio di lavoro al femminile negli anni Settanta e ora abbandonato, alla vecchia officina dei tram degli anni Venti in Vicolo del Guazzo che già nel 2017 ha incantato i visitatori della mostra di pittura e scultura, un’anteprima di Territoria, alla Serra dei limoni di palazzo Nasalli-Ghizzoni di via Roma già conosciuto per essere un raccolto e stimolante luogo della parola che ospita piccoli spettacoli, presentazioni di libri. L’edizione 2019 di Territoria è il secondo atto di una precedente esposizione d’arte (fu organizzata dalla Galleria Il Lepre di Sandra Bozzarelli) che ha avuto una funzione culturale di grande significato portando in evidenza il tema del recupero e del riuso urbano di zone che sono abbandonate a se stesse. Quelle stratificazioni che rappresentano l’espressione umana di periodi diversi.
TERRITORIA ha creato emozione, interesse, curiosità e lanciato una sfida a chi pensa e progetta nuove dimensioni urbane. Territoria che apre un’altra chiave di lettura, quella della scoperta o riscoperta di luoghi dimenticati o mai conosciuti prima. Un piccolo grande viaggio di conoscenza attraverso i luoghi che hanno fatto parte della vita di generazioni precedenti. Luoghi in cui lì hanno sofferto, hanno lottato, hanno vinto battaglie e subìto sconfitte. Seguendo un filo misterioso, sottile e interiore che ci fa diventare migranti della memoria.
Il progetto CONFINI MOBILI
Confini mobili. Oltre il limite geografico, umano, interiore. Oltre il già visto e vissuto.
Cavalcare verso orizzonti nuovi è il sogno umano per eccellenza, un bisogno necessario da affermare, urlare, proclamare.
Anche l’arte non può sottrarsi alla necessità di esporsi. Colpire gli occhi, il cuore e la mente delle persone che vogliono e possono cimentarsi oltre i Confini chiusi dei propri schemi delle proprie incertezze e paure. Attraverso l’arte si vuole creare un pacchetto di Confini mobili che ci spingano fuori dal bozzolo delle chiusure capaci di alimentare timori sul vacillare delle convinzioni su cui è costruita la nostra vita.
Immaginiamo un orizzonte di Confini mobili per tornare alla fertilità di un’umanità che nella sua storia ha scoperto, trovato, sofferto e gioito mettendosi alla ricerca di quello che non conosceva. Mettiamoci in cammino giorno dopo giorno, sempre e oltre le barriere. L’umanità, con la sua espressione artistica, esiste per stare in cammino.
Gli artisti protagonisti con le loro opere sul tema Confini mobili
Pittura e Scultura
Brunivo Buttarelli scultore (Cremona), Alfredo Casali (Piacenza), Elisabetta Casella (Piacenza) Pedro Cauto scultore (Argentina) Roberto Boiardi (Piacenza), Simone Prudente (Pordenone), Eleonora Serena (Piacenza), Enrica Zuffada (Piacenza).
Fotografia:
Gianluca Groppi (Piacenza), Andrea Pistolesi (Firenze), Adriano Pasquali e Renè Pascal (Milano), Romualdas Požerskis (Lituania).
Teatro:
Ilaria Drago e Stefano Scatozza Migrazioni_Antigone duo concert .
Ilaria Drago e Andrea Peracchi VIRIDITAS_ tornare vivi.
Film a cura dell’associazione Cinemaniaci:
– Torna a casa Jimi regia: Mario Piperides 2019
– l prigioniero coreano regia: Kim Ki-Duk 2018
– L’ultima spiaggia regia: T. Anastapoulos e D. Del Degan, Italia, 2016, 119’
Musica:
Vox Silvae Ensemble
Relatori:
Sandro Capatti : Fotografo professionista dal 1991. Si occupa soprattutto di fotogiornalismo, ha collaborato con varie testate giornalistiche, tra cui Repubblica, Messagero, L’Avvenire, Il Resto del Carlino e diverse riviste specializzate.
Roberto Escobar: Filosofo politico e critico cinematografico. Collabora a «il Sole 24 Ore». Tra i suoi libri: Metamorfosi della paura (il Mulino, 1997-2007-2015), Totò. Avventure di una marionetta (il Mulino, 1998-2017), Il silenzio dei persecutori ovvero il Coraggio di Shaharazàd (il Mulino, 2001), La libertà negli occhi (il Mulino, 2006), Ti racconto un film. Per spettatori innamorati e aspiranti critici (Cortina, 2007), Eroi della politica. Storie di re, capi e fondatori (il Mulino, 2012), La fedeltà di don Giovanni (il Mulino, 2014), Il buono del mondo. Le ragioni della solidarietà (il Mulino, 2018). Ha in preparazione un libro dedicato a Woody Allen.
Andrea Pistolesi: Fotografo di viaggio, è nato e vive a Firenze. Assecondando la sua incessante voglia di viaggiare, è divenuto fotoreporter specializzato con alle spalle 25 anni di professione. Lavora con le migliori riviste italiane e internazionali e ha pubblicato oltre 40 libri.
Informazioni sulla mostra: TERRITORIA II° edizione – CONFINI MOBILI
Curatore: Sandra Bozzarelli
Collaborazioni: Assoc.Cantiere Simone Weil
Contributo: Fondazione di Piacenza e Vigevano
Allestimento e progettazione: Marco Vegezzi
Le tre sedi:
Ex officina dei Tram – vicolo del Guazzo
Spazio Negrini – via Cornazzano 4
Serra Palazzo Ghizzoni Nasalli – via Gregorio X, 9
Date: 11 ottobre – 27 ottobre 2017
Orario mostra: venerdì, sabato e domenica 10 -13 || 16 – 19
lunedì, martedì, mercoledì e giovedì su appuntamento.
Ingresso gratuito