Un’organizzazione criminale rubava farmaci antitumorali e antivirali del Sud Italia, per redistribuirli in Europa, Medio Oriente e Nord Africa a prezzi maggiorati. Compiti precisi e dettagliati, ma non avevano fatto i conti con i Carabinieri del NAS di Cremona, che dopo le indagini condotte dalla Procura hanno arrestato 14 persone all’alba di oggi (6 in carcere e 8 ai domiciliari) con una trentina di indagati.
In particolare venivano prese di mira ASL di Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Lombardia. A Malpensa i corrieri partivano per le destinazioni prescelte dove ad attenderli c’erano i complici per rivenderli sul mercato nero. Per intenderci, una scatola di questi farmaci può costare anche 30 mila euro.
I 200 Nas hanno svolto perquisizioni anche a Piacenza (oltre Cremona, Lodi, Milano, Napoli e Salerno), in totale hanno recuperato 800 confezioni di medicinali per un totale di circa 4 milioni di euro. I furti sarebbero avventi tra settembre 2017 e maggio 2018. Le persone fermate devono rispondere di associazione a delinquere, finalizzata al furto, ricettazione e commercio di farmaci imperfetti e autoriciclaggio.
Come ha sottolineato il sostituto procuratore Ilaria Prette, le condotte dei malviventi hanno provocato un danno enorme alle casse dello Stato, quindi alla sanità italiana. Un altro danno riscontrato è il rischio dei pazienti, perché gli ospedali non avevano più i farmaci
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