Chiusura di stagione “distensiva” per il Partito Democratico piacentino, che ha voluto fare il punto di metà mandato della Giunta Barbieri, con pregi e difetti.
All’ordine del giorno non poteva mancare una stoccata alla situazione di Caruso. “Invece di far capire alcune cose importanti, la vicenda – ha sottolineato il capogruppo Stefano Cugini – ha esacerbato gli animi, con Fratelli d’Italia protagonista di toni pesanti, verrebbe da dire volgari. Noi come PD crediamo che bisogna di mettere un freno, assumendo le nostre responsabilità nella speranza che siano da stimolo anche per le altre forze politiche, per provare ad alzare il livello del dibattito, e che da settembre ci sia un clima diverso che dobbiamo ai cittadini”.
“Tocca alla politica far vedere che c’è un altro modo di far politica – prosegue Cugini – sia in maggioranza che in minoranza, provando a costruire alternative e un’opposizione come detto il primo giorno, facendoci trascinare talvolta verso il basso da alcune provocazioni”.
WELFARE
Il capogruppo Cugini si è soffermato su uno dei temi cari al Partito Democratico, il welfare. “Su questo tema si assiste ad una fase di sgretolamento di un impianto che si era costruito nei decenni, con la spiegazione del cambio di passo e dell’aria nuova. Sul lungo periodo si vedranno parecchio, perchè i tagli non possono che avere ripercussioni, anche se vengono chiamate ottimizzazioni. Non costruire nulla in merito alla vita di comunità (come la chiusura dei centri di aggregazione), non può che essere una bomba a orologeria per il futuro”.
In merito alla scelta dell’area per il nuovo Ospedale, il Partito Democratico mantiene la propria linea, definendo quella designata come “sbagliata”, soprattutto con riferimento alla cementificazione che comporterà. “Come PD non possiamo dare un voto positivo a questi due anni, pensiamo che da soli non ce la faranno, sinora hanno fatto la gara per capire chi gestiva l’orticello”.
LA PARS CONSTRUENS DEL PARTITO DEMOCRATICO PER L’AUTUNNO
Il Segretario provinciale Silvio Bisotti ha dettato l’agenda partendo dall’autunno, definendo alcuni punti cardine su cui si baserà la “pars construens” del Partito Democratico piacentino.
“Ci sono una serie di snodi rimasti sinora irrisolti – afferma Bisotti – che vanno concretizzati per il benessere della città”. 5 punti nello specifico sono stati toccati dal Segretario:
- Accordo di programma Terrepadane, “ovvero 130 mila metri quadrati nell’area Nord della città in termini di riqualificazione urbanistica di nuove destinazioni. Tutto collegato al Bando Periferie”
- Polo del Ferro, “una chiave del volta dal punto di vista ambientale, è vero però che deve arrivare la nuova convenzione urbanistica, perchè la precedente è scaduta. Inoltre quella zona è PEA, zona produttiva ecologicamente attrezzata”.
- Ex Ospedale Militare, “Si realizzi la bretella che va da Piazzale Malta a via 24 Maggio, per risolvere la viabilità urbana, scaricando il traffico di Piazzale Genova”.
- Polo della Protezione Civile Nazionale
- Area per gli spettacoli viaggianti “a 500 metri da Piazza Cavalli, una permuta immobiliare che consentiva a questo deposito di autotreni di spostarsi. Questo si è arenato, una delibera è stata assunta, ma se si vuole revocare bisogna dirlo”.
PD NAZIONALE
“Non è facile dal punto di vista del PD mandare a casa Salvini, – considera Bisotti -, serve una mobilitazione civica per rompere questa sensibilità conservatrice di destra, legata ai temi della sicurezza. A Piacenza il PD deve esserne un volano, altrimenti questa amministrazione durerà altri 5 anni. Il sindaco Barbieri è brava a sviare i discorsi”.
In conclusione Bisotti ha annunciato, sempre per l’autunno, la “Costituente delle idee”, una serie di incontri basati sulle parole cardine della Costituzione: Legalità, Ambiente e Sviluppo.
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