Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci da un nostro lettore sul tilt comunicativo andato in scena questo pomeriggio riguardo alla data di chiusura delle scuole. Qualche errata “voce di palazzo” ha fatto filtrare la notizia che la chiusura delle scuole era stata prorogata fino all’8 marzo e qualcuno l’ha pubblicata senza attendere il comunicato della Regione. Come è noto si è deciso per uno stop fino al primo di marzo.
Tante cose si sono sbagliate in questa vicenda del coronavirus e la comunicazione (soprattutto da parte degli enti pubblici) è proprio una di quelle. Come se non fosse bastata la giornata … questa sera si è aggiunto anche un comunicato ufficiale in cui un passaggio ha ingenerato ulteriore confusione.
Ci sarà tempo per discuterne. Per ora lasciamo la parola ad un cittadino qualunque che, quando gli abbiamo chiesto se ricoprisse una qualche carica o un ruolo istituzionale ci ha risposto “L’unica carica che ho è quella di essere padre (e tra l’altro importantissima)”.
A lui “chapeau”!
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Gentile Direttore,
ttrovo davvero vergognoso – al limite del procurato allarme?? – l’atteggiamento avuto da certe persone, anche titolari di cariche pubbliche, che hanno voluto in qualche modo “dimostrare” di contare qualcosa diffondendo, in particolare tramite social (che sarebbero a mio avviso da interdire), notizia di presunta chiusura di tutte le scuole della provincia, di ogni ordine e grado, fino all’8 marzo. Una notizia, non vera nè confermata, rilanciata da alcuni media locali che probabilmente non hanno verificato l’attendibilità e la correttezza dell’informazione, che ha costretto poi i sindaci a diramare un comunicato stampa di smentita.
Non le nascondo – ma penso che anche lei ne sia notiziato – che queste poche ore di fake news, soprattutto in un clima di grande incertezza e sincera apprensione, abbia creato nei cittadini un ulteriore aggravio di preoccupazione, sia relativamente alla gravità della situazione sia ognuno per il pensiero di come affrontare l’emergenza rispetto alla propria vita privata e sociale.
Per queste ragione, Le chiedo, anche a nome e per conto di tanti cittadini come me con cui ho potuto parlare in queste ore, di richiamare il più possibile tutti a una corretta diffusione delle informazioni. Abbiamo il diritto di essere informati in modo corretto e non di essere passivi spettatori di una competizione a chi la spara prima e più grossa.
Grazie di cuore per ciò che potrete fare.
Luigi Delgado