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Un nuovo sguardo ai cavalli di Piacenza

Inaugurata al PalabancaEventi la mostra dedicata ai gruppi equestri del Mochi. In esposizione anche il "terzo cavallo"

«Benvenuti nella camera delle meraviglie». Con questa frase il curatore scientifico Antonio Iommelli ha accolto gli invitati al PalabancaEventi per l’anteprima della mostra “Piacenza e i suoi cavalli”, dedicata al genio di Francesco Mochi, autore dei cavalli della piazza, simboli iconici della città. La cerimonia di inaugurazione si è svolta in due momenti, nel loggiato di palazzo Gotico e al PalabancaEventi, alla presenza delle autorità e dei rappresentanti di Rete Cultura Piacenza.Protagonisti e opere in mostraNella sala centrale, definita “camera delle meraviglie” e incorniciata da grandi bandiere alte 9 metri con dettagli delle sculture di Mochi, campeggia il cavallo Pallavicini, modello in bronzo senza cavaliere realizzato per convincere il duca Farnese ad affidare all’artista la commissione dei monumenti equestri di Ranuccio e Alessandro. Accanto ad esso spicca un Cristo nudo in bronzo, sempre di Mochi, appartenente alla collezione del conte Orazio Zanardi Landi.Un omaggio alla città e a MochiLa mostra natalizia della banca di Piacenza vuole essere un omaggio alla città e celebrare al tempo stesso i 400 anni dall’inaugurazione dei cavalli della piazza, avvenuta nel 1625, in coincidenza con i 90 anni dell’istituto che ricorreranno nel 2026. L’esposizione approfondisce la figura di Francesco Mochi (Montevarchi, 29 luglio 1580 – Roma, 6 febbraio 1654) e il contesto storico-artistico barocco in cui nacquero i monumenti equestri dedicati a Ranuccio e Alessandro Farnese.Struttura del percorso espositivoIl progetto scientifico della mostra è articolato in quattro sezioni: “Tra studio e piazza”, incentrata sul cavallo Pallavicini e su una riproduzione virtuale immersiva dei monumenti equestri; “Volti e ambizioni”, dedicata al contesto storico di Piacenza tra il 1612 e il 1625, con ritratti dei Farnese e il San Luca di Giovanni Lanfranco; “Dalla cera al bronzo”, che illustra il processo di fusione attraverso stampi in argilla, modelli in cera e un touchvideo sui basamenti delle statue; “Le sfide del secolo/dietro le quinte”, dedicata alla storia della conservazione dei cavalli nel Novecento, tra ricoveri in guerra, restauri e documenti storici.Allestimento e orari di aperturaL’allestimento, curato da Neo (Narrative Environments Operas) di Milano, punta su una narrazione immersiva e teatrale che valorizza la potenza plastica e il significato simbolico delle opere di Mochi, grazie a grandi immagini semitrasparenti, monitor sincronizzati e videoproiezioni, affiancati da sale con impostazione più tradizionale. La mostra, ospitata al PalabancaEventi e patrocinata dal comune di Piacenza, è aperta dal 13 dicembre 2025 al 18 gennaio 2026 con ingresso libero: da martedì a venerdì dalle 16 alle 19; sabato e domenica 10-13 e 16-19, con aperture straordinarie il 26 dicembre, 5 e 6 gennaio negli stessi orari e chiusura il lunedì e il 25 dicembre.

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