Quaranta fra i castelli più spettacolari dell’Emilia-Romagna aprono le proprie porte al pubblico domenica 7 ottobre con l’iniziativa “Oh che bel castello”, in occasione della Settimana di Promozione della Cultura Regionale. Da Piacenza a Rimini i manieri abbasseranno idealmente il proprio ponte levatoio per svelare ai visitatori segreti e misteri custoditi da secoli.
Per un’intera giornata castelli, rocche e fortezze proporranno tante attività e intrattenimenti per tutti, bambini compresi: visite guidate in costume d’epoca, fiabe animate, degustazioni, aperitivi nei torrioni, racconti in prima persona dei castellani.
Parola d’ordine: vivere una giornata che riporta nel passato, dal Medioevo al Rinascimento e oltre.
“Oh che bel castello, dall’immaginazione alla realtà: chiudi gli occhi ed entra nei Castelli più belli dell’Emilia-Romagna aperti per te…”: è questo il claim, con cui la Regione Emilia-Romagna, APT Servizi e Destinazioni Turistiche dell’Emilia Romagna, con la collaborazione di Associazione Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli, capofila del progetto, presentano una giornata speciale con l’obiettivo di qualificare la Regione come “terra di castelli”.
Tantissime saranno le attività. Alcuni castelli puntano sulla propria storia millenaria e racconteranno avventure e intrighi sotto forma di fiabe animate con attori e figuranti in costume. C’è chi ha scelto un gruppo di bambini come “guide per un giorno” per portare gli ospiti alla scoperta delle opere. In altri casi saranno i nobili proprietari di famiglie di alto lignaggio, i veri e propri castellani che ancora oggi vivono fra queste mura che faranno da guida, del resto chi meglio di loro può raccontare la storia? E siccome siamo in Emilia-Romagna territorio di Food Valley, tante antiche corti hanno scelto come tema portante proprio il cibo e allora il pubblico potrà gustare aperitivi sui torrioni, degustazioni di salumi pregiati in antiche sale e possibilità di pranzi e cene in abbinamento. Ci sono manieri che abbinano all’ingresso il tour con visita anche al giardino o ai punti panoramici più suggestivi. C’è chi punta su prigioni e cantine. E per i bambini ci sono laboratori e spettacoli.
“Un bel passo nel percorso di costruzione della rete dei Castelli dell’Emilia-Romagna – dice Andrea Corsini, Assessore regionale al Turismo – un primo evento per valorizzare le opportunità e la creatività che i castelli e le rocche della nostra regione possono offrire al turista e a chi è desideroso di approfondire la storia, l’arte e le leggende delle nostre terre di castelli. Questo evento rappresenta un ulteriore ampliamento dell’offerta turistica della regione Emilia-Romagna. Seguiranno altri appuntamenti e suggestioni interessanti anche per il turista straniero”.
“Era il 2014 quando con il Presidente Stefano Bonaccini iniziammo a pensare ad un circuito dei Castelli dell’Emilia-Romagna per qualificare la nostra bella regione come terra di rocche, fortezze e manieri – ricorda il conte Orazio Zanardi Landi, Presidente dei Castelli del Ducato – sia per dare valore ai circuiti già presenti ed attivi, sia per diventare più visibili e competitivi sui mercati stranieri. Sono felice di festeggiare con la Regione e il team di Apt la prima giornata regionale dei Castelli Aperti e ringrazio entrambi.
L’Associazione Castelli del Ducato celebrerà nel 2019 il ventennale. Accanto alla ricaduta in termini di indotto economico che il circuito genera con i suoi 540.000 visitatori (dato 2017), abbiamo diffuso una ricchezza ancora superiore: quella del sapere, dell’amore per l’arte, la bellezza, l’identità, la cultura di un tempo libero di qualità. C’è infatti un terreno dei risultati economici e c’è l’impegno ad essere attori sociali-culturali verso i visitatori con messaggi importanti da veicolare”.
Scorrendo la lista dei castelli che hanno aderito all’iniziativa, e andando in ordine geografico troviamo le 16 suggestive roccaforti tra Parma e Piacenza. Sono i manieri che fanno parte del circuito Castelli del Ducato e sono la Rocca di Fontanellato, la Rocca di Sala Baganza, l’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, il Castello di Tabiano, il Castello Pallavicino di Varano de’ Melegari, la Reggia di Colorno, Castello di Roccabianca, Castello di Felino, il Castello di Contignaco, Palazzo Farnese – Cittadella Viscontea a Piacenza, il Castello di Rivalta, il Castello di Agazzano, il Castello di San Pietro in Cerro, la Rocca Viscontea di Castell’Arquato, il Castello di Castelnuovo Fogliani, Castello Malaspina di Gambaro.
Nel territorio di Reggio Emilia partecipano 5 manieri fra i quali i castelli di Matilde di Canossa come il Castello di Bianello, la Torre di Rossenella a Canossa e il Castello di Carpineti. Ci sono poi la Rocca Estense di San Martino in Rio, la Rocca dei Boiardo a Scandiano. In provincia di Modena, aderiscono 4 realtà: il Castello di Montecuccolo e la Rocca di Sestola, il Castello di Montecuccolo, il Castello di Formigine.
E scendendo lungo la via Emilia, 12 castelli della Romagna, con la provincia di Forli-Cesena e quattro esempi: Castello del Capitano delle Artiglierie, Fortezza di Castrocaro, Terra del Sole e Palazzo Pretorio, Forlimpopoli, Verucchio, Castello di Longiano, Rocca delle Caminate, Rocca Vescovile di Bertinoro e Museo interreligioso, Rocca di Riolo Terme, Castello di Cusercoli, Rocca di Cesena, Castello di Meldola, Castello di Teodorano, con la provincia di Ravenna con la Rocca di Riolo Terme e la Rocca Manfrediana e Veneziana di Brisighella, con la provincia di Ferrara con la Delizia Estense del Verginese e la provincia di Rimini con la fortezza di San Leo. Altri castelli stanno ancora aderendo.
Quanto costa. Il costo dei biglietti varia da 1 euro a 20 euro, a seconda che si tratti di un percorso guidato o nel caso di un vero e proprio evento con cena finale. Non mancano poi alcuni appuntamenti completamente gratuiti. Tutte le informazioni, orari, programmi e costi si trovano su: www.castelliemiliaromagna.it e su www.castellidelducato.it.