E’ iniziata la conta dei danni momentanei riguardanti l’Uragano Dorian, che sta devastando le coste delle Bahamas proprio in queste ore. Nonostante sia in fase “calante”, in quanto declassato a categoria 3 (era a 4) i venti che sprigiona si attestano comunque a 193 km/h contro i 209 precedenti.
Era possibile uno spostamento, invece pare che sia più stazionario del previsto, aggravando ulteriormente una situazione già molto grave. Come riporta l’ANSA, ora si trova a 48 km a nordest di Freeport, sull’isola di Grand Bahama, e circa 160 km a est di West Palm Beach, in Florida. I colleghi del Centro Meteo Emilia Romagna, che stanno monitorando anche loro la situazione, sostengono che si muoverà parallelamente alle coste della Florida, fin sulla località di Cape Hatteras, dove è atteso entro venerdì. Ma ogni informazione è ovviamente in fase di aggiornamento continuo.
? #LasBahamas ⚠️ Desolador y triste situación en la isla Gran Bahama, aguantando horas de intenso impacto del huracán #Dorian que no se niega a avanzar ni bajar de intensidad (Cát 5).
?? #Florida a la espera del impacto, que se suponía que era hoy.
Vídeo vía: @p0sitivechange pic.twitter.com/Bdc8hrnUiR
— EarthQuakesTime (@EarthQuakesTime) September 2, 2019
Nel frattempo, è iniziata l’evacuazione nel South Carolina, mentre si continua a monitorare la situazione in Atlantico, in quanto nei prossimi giorni/settimane, potrebbero formarsi nuovi Uragani.
Di sicuro c’è solo che sulla costa atlantica dello stato l’uragano non dovrebbe abbattersi con la stessa violenza delle Bahamas: per restando “estremamente pericoloso”, afferma il National Hurricane Center, Dorian “soffia” con venti oltre i 200 chilometri all’ora, nulla a che vede con le raffiche fino a 350 chilometri all’ora nel suo picco massimo, che si sono abbattute sulle Bahamas, dove la situazione è catastrofica.
Intanto le evacuazioni procedono sia alle Bahamas che negli Stati USA interessati, gli aeroporti annullano migliaia di voli, circa 3000 al momento, scuole e università chiudono, sperando che la furia di Dorian si attenui al più presto.
Gravi le accuse anche al presidente Trump, accusato di stare di più sui campi da golf (e di twittare, ovviamente), che occuparsi del benessere dei cittadini statunitensi.