Stampanti 3D per produrre pezzi di ricambio metallici del caccia F22 Raptor. Non è fantascienza ma quanto sta sperimentando l’aeronautica militare americana, l’USAF. Lo Squadrone Manutenzione 574th della US Air Force ha da poco installato l’apparecchiatura in una base dello Utah. Il Lockheed Martin/Boeing F-22 Raptor è un caccia con caratteristiche stealth. Il primo test in volo avvenne il 7 settembre 1997, mentre i primi esemplari prodotti in serie furono consegnati il 4 gennaio 2003. E’ fuori produzione dal 211 ma ci sono ancora parecchi velivoli in servizio.
Come molti per molti aerei datati quello dei pezzi di ricambio è un grosso problema per le aeronautiche militari ed infatti un po’ tutte, compresa l’aeronautica italiana, stanno valutando l’adozione di sistemi di stampa 3D proprio per avere pezzi di ricambio disponibili in tempi rapidi, a costi più bassi e con un minor fermo dell’aereo.
Il pezzo che viene stampata per l’F22 è una componente del pannello di comando della cabina di pilotaggio, particolarmente soggetta a corrosione. L’USAF ha già usato la stampa 3D per produrre pezzi di ricambio di aerei obsoleti.
In quest’ultimo caso la staffa è prodotta attraverso un particolare processo di fusione che usa il laser e la polvere di titanio per costruire, strato dopo strato. il pezzo che tra l’altro non sarà più soggetto a corrosione. Il processo è in fase di test anche per valutare l’affidabilità del sistema e la resistenza dei pezzi prodotti, confermando o meno quanto emerso in fase sperimentale. Non si tratta peraltro di un pezzo “nevralgico” dell’aereo ma se i test saranno positivi è probabile che la tecnica si estenda anche ad altri ricambi: esistono già i progetti per altre 5 parti.