Nelle Ausl regionali ci sono casi di personale amministrativo a cui è stato somministrato il vaccino antiCoronavirus prima rispetto al personale sanitario della medesima struttura? Se sì, perché?
A chiedere chiarezza sulla gestione delle vaccinazioni è la Lega con un’interrogazione a prima firma del consigliere Fabio Rainieri.
“A livello nazionale è stata data autonomia alle Regioni nel gestire la campagna vaccinale per quanto riguardo le prenotazioni e le priorità sulle categorie di persone che debbano essere vaccinate per prime e il presidente Bonaccini ha comunicato il 29 dicembre, all’avvio della campagna vaccinale, che i primi ad essere vaccinati in Emilia-Romagna sarebbero stati medici, infermieri e tutto il personale sanitario, gli operatori e i degenti delle Cra (peraltro abbiamo appreso che la somministrazione del vaccino a personale e degenti nelle Cra in alcune province sarebbe iniziata solo il 5 gennaio)”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere se la Giunta “conferma che personale amministrativo delle aziende sanitarie pubbliche dell’Emilia-Romagna è stato sottoposto a vaccinazione anti Covid-19 con priorità e quale sarebbe il livello di esposizione al rischio di contagio che avrebbe indotto tale priorità al pari del personale sanitario sia pubblico che privato che opera a stretto contatto con i pazienti e a quello attivo nella Cra”. Nell’interrogazione si chiede anche “se sono state diramate specifiche linee guida alle aziende sanitarie pubbliche regionali per stabilire le priorità nelle vaccinare e quali sono”.
L’interrogazione è stata sottoscritta anche dai consiglieri Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli, Stefano Bargi, Simone Pelloni, Emiliano Occhi, Michele Facci, Matteo Rancan, Maura Catellani, Fabio Bergamini, Daniele Marchetti, Valentina Stragliati, Gabriele Delmonte e Matteo Montevecchi.