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Potrebbe arrivare la quarta cosia sulla A1. Lo ha detto il Governo rispondendo a Foti (FdI)

«La necessità dell’ampliamento a quattro corsie della tratta ricompresa tra Piacenza sud e Modena nord affonda le radici nel lontano 2007, risulta tanto incredibile quanto intollerabile che la realizzazione di detta infrastruttura strategica sia rimasta lettera morta» lo denunciava Tommaso Foti, deputato piacentino di Fratelli d’Italia, in una interrogazione rivolta al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, facendo seguito a due gravissimi e luttuosi incidenti verificatisi, a giugno del 2021, nella tratta in questione, a distanza di poche ore. Un pressing, quello di Foti, che è in corso da almeno un lustro nei vari ruoli istituzionali che l’esponente politico piacentino ha ricoperto.

Nella giornata di ieri è stata resa dal sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri la risposta nella quale il rappresentante del Governo ha evidenziato che «attualmente, anche all’esito di specifiche interlocuzioni con la Regione Emilia-Romagna e con la società Autostrade per l’Italia, si sta procedendo all’elaborazione di un’analisi di fattibilità tecnico economica per la realizzazione della citata IV corsia».

Nell’interrogazione di giugno 2021 il deputato piacentino chiedeva inoltre «l’orientamento del Governo in ordine all’introduzione dell’obbligo del sistema cosiddetto di “frenata assistita” per i grandi mezzi di trasporto». Sul punto il Sottosegretario Cancelleri ha evidenziato che «per quanto attiene i mezzi pesanti è prevista come requisito per l’omologazione, a far data dal primo novembre 2018, l’installazione per i veicoli delle categorie M2, M3, N2 e N3 del sistema avanzato di frenata d’emergenza AEBS».

«Il nuovo regolamento Ue 2019/2144 – ha aggiunto Cancelleri – ha previsto ulteriori requisiti per i veicoli pesanti, tra i quali si evidenzia l’obbligatorietà, a far data dal 6 luglio 2022 per le nuove omologazioni e dal 7 luglio 2024 per l’immatricolazione dei veicoli, della presenza a bordo dei mezzi pesanti di un sistema di avviso dell’attenzione e della stanchezza del conducente».

Non si è fatta attendere la risposta di Tommaso Foti che, replicando, ha osservato come «la risposta resa dal Viceministro Cancellieri contiene di certo un elemento di novità, la qual cosa non sorprende dal momento che l’interrogazione è stata presentata più di un anno fa, ovvero che la realizzazione della quarta corsia nel tratto autostradale Modena Nord- Piacenza Sud, per il quale si sta procedendo ad uno studio di fattibilità, non costituisce solo un’esigenza avvertita dall’interrogante bensì una necessità riconosciuta anche da Autostrade per l’Italia, derivante dall’imponente volume di traffico e dalla forte incidentalità che ivi si registra, con i conseguenti disagi per l’utenza».

«Quanto al sistema di frenata assistita – ha proseguito il deputato di Fratelli d’Italia – prendo atto della risposta, che dimostra l’attenzione verso una strumentazione di bordo che riduca l’incidentalità. Risulta di certo apprezzabile che la normativa europea introdurrà dal prossimo mese di luglio, sui veicoli pesanti immatricolati successivamente a quella data, un sistema a bordo di avviso della stanchezza del conducente, uno strumento valido che potrà prevenire incidenti gravi».

Per il parlamentare piacentino «è opportuna una riflessione sul sistema di reclutamento dei conducenti dei mezzi pesanti, frequentemente assunti da società straniere residenti in Europa, i cui contratti di lavoro prevedono tutele assai inferiori a quelle nazionali, con la conseguenza che circolano sul territorio mezzi potenzialmente molto pericolosi – ha concluso Foti – condotti da autisti in condizioni fisiche non ottimali».

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