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Il Tartufo Nero di Pecorara diventa brand turistico e commerciale

I passi di crescita li ha fatti tutti e oggi il tartufo nero de.co. di Pecorara, in Alta Val Tidone, prova quello più difficile, ma sicuramente più ambizioso, diventare prodotto top di gamma identificativo del territorio e marchio commerciale riconosciuto. L’iniziativa ha già mosso i primi concreti passi, tanto che nei giorni scorsi presso il Comune di Alta Val Tidone, promotore e garante del progetto, si sono dati appuntamenti tutti i primi principali attori attorno ai quali si muove il progetto di promo-commercializzazione del Tartufo Nero de.co. di Pecorara.

“La raccolta del tartufo a Pecorara ha radici antiche – ricorda il Sindaco Franco Albertini ricostruendo la storia del prezioso tubero in Alta Val Tidone – già negli anni ’60 era attività a scopo commerciale. Rinnovando l’identità di queste tradizioni, che tanto bene hanno fatto alla nostra vallata, oltre 30 anni fa è nata la Sagra del tartufo e dei prodotti del sottobosco, diventata poi sagra provinciale e patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna. Nel 2014, inoltre, grazie a un lavoro di studio importante, guidato dal Professor Riccardo Lagorio, il tartufo nero ha ottenuto la de.co. e la registrazione del marchio presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Oggi, con questo progetto che vede insieme Comune, cavatori, trasformatori, produttori, esercenti e commercianti del territorio, vogliamo fare un passo ulteriore e rendere il nostro tartufo un prodotto dalla forte identità, riconosciuto ed apprezzato anche fuori stagione e strumento di promozione del nostro territorio, con evidenti ricadute da un punto di vista turistico e soprattutto economico”.

Al tavolo del progetto si sono seduti, quindi, insieme all’Amministrazione comunale, le due associazioni di tartufai del territorio – l’Associazione Nazionale Tartufai Italiani e l’Associazione provinciale tartufai – un trasformatore di prodotto quale Ranca Tartufi, produttori e commercianti come Grossetti, esercenti, le pro loco a partire da quella di Pecorara con Cristina Mussetti da sempre in prima fila nell’organizzazione della tradizionale Sagra del Tartufo e dei Prodotti del Sottobosco che il 20 di ottobre celebrerà la sua 33esima edizione.

“Ringraziamo davvero tutti per aver aderito a questo progetto – sottolinea Carlo Fontana, consigliere del Comune di Alta Val Tidone e referente dell’iniziativa – Vogliamo davvero rendere questo brand identificativo del nostro territorio e promuoverlo attraverso i canali di commercianti ed esercenti del territorio, con l’ambizione di renderlo prodotto destagionalizzato per quanto possibile e su questo abbiamo incontrato le capacità di Marco Comini e della Ranca Tartufi che stanno facendo già un grande lavoro. Ma questo è solo l’inizio e da questo gruppo di 20 soggetti ci apriamo alla partecipazione di tutti coloro che per propria attività o interesse vogliano far parte di questa iniziativa che trascende l’aspetto commerciale”.

 Accanto al Comune è proprio l’azienda di trasformazione e commercializzazione Ranca Tartufi di Vernasca il perno di questo progetto. “Con il tartufo nero di Pecorara – spiega Marco Comini – che è a nostro avviso un gran prodotto abbiamo realizzato i primi cinque derivati: il carpaccio, il trito, il burro, l’olio e la salsa tartufata. Si tratta di ingredienti che possono essere utilizzati in un’infinità di ricette e soprattutto conservati in particolare dai ristoratori in modo da rendere il prodotto destagionalizzato e quindi proporlo anche fuori periodo di raccolta. La commercializzazione del tartufo di Pecorara è un obiettivo ambizioso ma devo fare i complimenti al comune di Alta Val Tidone per aver voluto rendere concreto quello che poteva sembrare un’utopia. Un’iniziativa che mette allo stesso tavolo tutti gli attori di questo processo, dai cavatori ai venditori, è qualcosa di unico sul territorio provinciale, ma viste le solide basi di partenza pensiamo possa essere un’idea vincente”.

A certificare la qualità del prodotto di partenza sono intervenuti Giuseppe Crescente, presidente della sezione regionale dell’Associazione Nazionale Tartufai Italiani e Maurizio Savi, presidente dell’Associazione Provinciale Tartufai Piacentini. “Il tartufo piacentino e il nero di Pecorara in particolare non hanno nulla da invidiare a prodotti di altre zone che forse sanno solo ‘vendersi’ meglio. Abbiamo il dovere di tutelare e promuovere questa eccellenza e il progetto del Comune insieme a Ranca Tartufi e a tutti gli attori è garanzia di serietà e di impegno”.

Coro di apprezzamento unanime da parte degli intervenuti e grande curiosità e interesse per i prossimi passi. “La sagra provinciale del tartufo e dei prodotti del sottobosco del prossimo 20 ottobre – ha sottolineato Cristina Mussetti – è una prima vetrina anche per questo progetto. Stiamo crescendo anno dopo anno, anche grazie all’interesse crescente dell’Amministrazione su questo prodotto e agli eventi collaterali e ogni anno riusciamo ad attrarre a Pecorara un numero sempre maggiore di appassionati, intenditori, ma anche semplici visitatori a cui offriamo una giornata di tradizione e cultura, e insieme divertimento e buon cibo”.

I prossimi passi, oltre all’obiettivo dell’implementazione degli attori in campo, riguardano la promozione e la comunicazione del progetto. “Dopo aver identificato già dallo scorso anno un marchio grazie alle competenze di Johnny Fracchoni – evidenziano Franco Albertini e Carlo Fontana, accompagnati dai consiglieri Simona Traversone e Tania Lupi – abbiamo creato ora tramite il nostro ufficio comunicazione dei profili social Nero di Pecorara – Tartufo de.co. che serviranno per promuovere l’iniziativa e coinvolgere nuovi possibili partecipanti al progetto. Per questo animeremo le pagine con i prodotti, con i possibili abbinamenti, sezioni turistiche e culturali identificare il prodotto e questo brand”.

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