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Ancora in calo la popolazione

In provincia di Piacenza calano i residenti. Diminuiscono anche gli stranieri. Aumentano i profughi

Continua il calo della popolazione piacentina. Una conferma che arriva dalle rilevazioni  delle  anagrafi  comunali validate  dall’Ufficio  Statistica  della Regione. Al  31 dicembre 2016 la popolazione residente in provincia di Piacenza ammontava a 287.246 unità, di cui 139.903 maschi (il 48,7%) e 147.343 femmine (il 51,3%). Dai dati emerge anche una diminuzione degli stranieri ed una crescita di alcuni paesi della montagna, in parte dovuta all’arrivo dei profughi.

La variazione rispetto al 2015 è negativa dello 0,2%, pari  a 456 residenti  in  meno. Ma il calo è ancora più significativo si confronta il 2016 con il 2010,  anno  in  cui  si  è  raggiunto  il  livello  massimo  di popolazione nell’ultimo decennio. In questo caso all’appello mancano circa 2.700 abitanti.

Anche la popolazione straniera che, negli ultimi anni, aveva rimpolpatoi numeri dei residenti risulta invece in calo di 592 unità  rispetto all’anno  precedente (-1,4%). In totale gli stranieri  residenti  sono  40.281 pari al 14,0%  sul  totale  della popolazione .

E’ quindi il secondo  anno  consecutivo, da  quando  vengono  rilevati  i  residenti  stranieri  nella  nostra provincia che  si  verifica una diminuzione  delle presenze di origine estera. Rispetto  al  2014, l’anno  di  picco,  i residenti stranieri sono circa 1.000 in meno anche se bisogna considerare che nel frattempo alcuni di loro hanno acquisto la cittadinanza italiana.

La perdurante crisi economica e la difficoltà nel trovare lavoro hanno comunque giocato un ruolo importante in questo trend negativo.

Guardando più nel dettaglio i dati si scopre che nel comune di  Piacenza la popolazione totale è  rimasta di fatto invariata (102.499), mentre è diminuita di quasi il 2% quella straniera (-359 residenti). Stessa  dinamica demografica anche  a  Fiorenzuola (stabile  la  popolazione  totale,  calo  del  2,7%  di quella non italiana). I residenti stranieri sono invece aumentati dello 0,4% a Castel San Giovanni e dello 0,5  a Rottofreno.

Dopo anni di spopolamento delle montagne c’è da registrare la crescita di comuni montani come Coli (+3,8%), Zerba (+1,3%) e Cerignale (+0,8%).  Coli  in  particolare  conosce  un  incremento  molto consistente della  popolazione  straniera  (+40,4%),  fenomeno  sperimentato comunque anche  da  altri comuni  dell’Appennino  (Morfasso,  Vernasca,  Gropparello),  in  alcuni  casi  legato  all’arrivo  di  profughi.

Per  il resto, le dinamiche della popolazione all’interno delle diverse sub -aree della provincia  proseguono anche nel 2016 secondo i  trend consolidati:  da un lato il  calo della montagna ( Farini, Cortebrugnatella, Piozzano, Pecorara, Ferriere in particolare), dall’altro la  crescita della cintura del  capoluogo (soprattutto  Gragnano, Pontenure, Podenzano, in controtendenza invece Calendasco,  – 1,4%) . Da segnalare infine  anche l’evoluzione non positiva rilevata per la Bassa Val d’Arda,  con  la  diminuzione di popolazione registrata per  San  Pietro in Cerro ( – 2,0 %) , Villanova ( – 1,7%), e Castelvetro  ( – 1,5%) .

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