A margine della conferenza stampa della questura di Piacenza sui provvedimenti per contrastare la devianza giovanile arrivano i commenti della politica.
Il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi scrive: “L’operazione della questura di Piacenza dimostra tutto l’impegno, spesso invisibile, che le istituzioni mettono in campo ogni giorno per arginare un fenomeno che coinvolge una parte sempre più rilevante del territorio nazionale. Mi riferisco a un disagio giovanile diffuso che spesso sfocia in condotte antisociali quando non addirittura criminali. Un fenomeno che non appartiene più solo alle grandi realtà metropolitane ma che tocca da vicino centri di provincia fino a poco tempo fa considerati isole felici. Per invertire la tendenza, questo disagio va prima di tutto compreso ed è nostro dovere mettere in campo tutte le azioni utili a contrastarlo alla radice con iniziative di sensibilizzazione che aumentino la consapevolezza reale di cosa significa vivere in una società civile; ma di fronte alla degenerazione, di fronte alla violenza, di fronte a reati veri e propri, non c’è altra strada se non quella di azioni di polizia come l’operazione messa in campo nelle scorse ore dagli uomini e dalle donne della questura di Piacenza ai quali va il mio personale plauso e quello della comunità piacentina. Il messaggio è e deve essere chiaro: a Piacenza non sono tollerati comportamenti come quelli che abbiamo visto nei video diffusi dalla questura ed emersi dal lavoro degli investigatori.
Complimenti dunque al questore e ai suoi collaboratori. Come Comune, continueremo a fare il possibile per dare un valido contributo affinché a Piacenza certe realtà deviate non attecchiscano e certe dinamiche non trovino spazio”.
Tagliaferri (FdI): “Sulle baby gang e sui sempre più frequenti episodi di violenza giovanile la non-ricetta della sinistra è stata un fallimento colossale”.
Il consigliere di Fratelli d’Italia interviene sull’operazione di polizia avviata a Piacenza e sulla polemica politica sviluppatasi
“Nessuno pensa di reintrodurre le pene corporali e nemmeno, come fanno in alcune parti del mondo, inserire la legge del ‘occhio per occhio’ ma è compito primario dello Stato in ogni sua declinazione, garantire la sicurezza dei più deboli, delle persone per bene, di chi lavora e anche delle stesse forze di sicurezza, mentre la ricetta della sinistra fintamente basata su un ascolto del tutto fasullo, ha creato la situazione che tutti noi abbiamo sotto i nostri occhi”.
Così il consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri sull’indagine della polizia di Piacenza che ha portato all’operazione odierna contro svariate bande giovanili.
“Quello che mi rattrista e preoccupa è la tendenza del Pd nel voler sbandierare a tutti i costi una ricetta sulla sicurezza in generale e sulla violenza giovanile che non c’è e non c’è mai stata. Le forze di centrosinistra che per decenni hanno governato il nostro paese hanno spesso puntato il dito contro i cittadini per bene che lamentavano il problema, li hanno tacciati come razzisti e poi come fascisti, ma le persone picchiate, derubate, violentate per le strade, nei giardini o nei centri commerciali della perfettissima Bologna, della rossissima Modena o Reggio, quasi sempre non sono elettori del centrodestra, bensì cittadini normali che hanno tutto il diritto ad essere tutelati”.
Per Tagliaferri, infine, “è chiaro che occorre una strategia integrata per combattere il sempre più dilagante fenomeno della violenza giovanile e delle baby gang, ma in attesa di elaborare e mettere in atto strategie educative realmente efficaci (e con tempi umani) anche la Regione, così come i comuni dei nostri territori, dovrebbero seguire l’esempio del governo nazionale e attuare un deciso giro di vite a politiche evidentemente troppo lassiste e inefficaci”.