I nuovi contratti che le imprese della provincia di Piacenza intendono attivare nel mese di febbraio risultano in aumento del 3,1% rispetto allo stesso mese del 2024, con un dato complessivo di 2.310 attivazioni. In crescita ancora più marcata i dati relativi al trimestre febbraio-aprile, con previsioni di nuovi contratti pari a 7.280 unità rispetto alle 6.380 dello stesso trimestre 2024 (+14,1%).
I dati, elaborati dal sistema informativo Excelsior – gestito da Unioncamere-Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in collaborazione con l’Ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia, registrano quindi un netto miglioramento rispetto ad un anno fa.
Tuttavia, rispetto al quadro generale positivo, spiccano settori che, in febbraio, dovrebbero registrare cali molto marcati, tra cui l’industria manifatturiera e le public utilities, che passano dai 620 nuovi contratti del 2024 agli attuali 510 (-17,7%) e le costruzioni le cui previsioni nel febbraio 2024 erano di 190 nuove entrate, mentre adesso si attestano a 180 (-5,3%).
Bene i servizi, che assorbono il 70% di tutti i nuovi ingressi nel mercato del lavoro piacentino, nei quali è previsto un dato complessivo di crescita del 13,3% rispetto a febbraio 2024, con dinamiche molto diverse tra i singoli comparti: è in fortissimo aumento il commercio (+58,8%), mentre i servizi alla persona calano del 25,0% con ben 60 unità in meno rispetto allo scorso anno, così come registrano un -12,0% i servizi di alloggio e ristorazione. A completare il quadro arrivano buoni dati dei servizi alle imprese che, con 670 nuovi contratti, si confermano il comparto numericamente più importante (+8,1%).
Così come era accaduto nel febbraio 2024, i contratti stabili (tempo indeterminato o apprendistato) rappresenteranno il 27% del totale, mentre quelli a termine (tempo determinato o altri contratti con durata predefinita) si attesteranno al 73%.
Tra gli elementi più significativi dell’indagine spicca la quota di nuovi contratti che in febbraio è riservata ai giovani con meno di 30 anni, che si attesta al 31%. Questi, nell’ambito dirigenziale e delle professioni con elevata specializzazione e competenza tecnica, sono particolarmente richiesti in qualità di specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie (48,7% delle nuove attivazioni previste), di tecnici della salute (36,1%) e tecnici in campo ingegneristico (33,3%) al pari dei tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni. Invece nell’ambito delle professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi, gli under 30 sono molto richiesti nelle cure estetiche con il 66,7%, come addetti alla segreteria e affari generali (59,1%) e addetti alle vendite (53,1%). Da ultimo, tra gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, si prevede che molte delle nuove attivazioni verranno riservate ai giovani fabbri, ferrai, costruttori di utensili (47,8%), agli operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali (42,5%) e a quelli addetti alle rifiniture delle costruzioni (30,2%).
Febbraio 2025 è ancora caratterizzato dal fenomeno dei candidati considerati introvabili da parte delle imprese piacentine, che dichiarano di avere difficoltà a reperire i profili ricercati nel 57,4% dei casi, di cui il 35,1% per mancanza di candidati e il 15,8% per inadeguata preparazione degli stessi. Tra i profili più difficili da reperire, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica troviamo i tecnici della salute, quelli della gestione dei processi produttivi di beni e servizi e specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie. Nell’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, di difficile reperimento sono, soprattutto, gli addetti alle professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali, gli operatori della cura estetica e gli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione. Nel segmento degli operai specializzati le difficoltà si incontrano soprattutto nella ricerca di degli addetti alle rifiniture delle costruzioni, di quelli specializzati in installazione manutenzione di attrezzature elettriche/elettroniche, nonché fabbri ferrai costruttori di utensili.