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Tutto esaurito per l’Open Night del Conservatorio Nicolini

L’Open Day / Open Night del Conservatorio Nicolini di Piacenza, svoltosi ieri, ha registrato grande affluenza sia di pubblico per la rassegna di concerti “Emozioni… da pentagramma”, sia di ragazzi che, soli o con famigliari, hanno assistito alle lezioni aperte, ai laboratori e raccolto informazioni presso i docenti.

I concerti

La giornata si è aperta con saluto della presidente del Nicolini Paola Pedrazzini e del direttore Lorenzo Missaglia. La presidente ha ricordato “l’importanza dello studio della musica da piccoli; non è una regola senza eccezioni, ma in generale è acclarato che imparare a leggere la musica sia come imparare un’altra lingua e sia quindi preferibile iniziare da giovani o giovanissimi; ricordando anche che lo studio di questa disciplina ha un’importanza formativa che va oltre l’abilità tecnica di suonare uno strumento”, ringraziando poi “allievi, docenti e tutto lo staff del Nicolini che ha messo in campo tante energie per questa giornata”. Il direttore ha augurato i ragazzi “di proseguire sempre applicandosi ma anche divertendosi, conservando la passione perciò che fanno. Lo studio della musica non è solo la ginnastica su uno strumento, ma mette in moto percorsi di apprendimento che serviranno tutta la vita”.

L’iniziativa “Open Day/Open Night” fa parte di “Una stagione… su misura”, rassegna del Nicolini per le scuole ideata da Patrizia Bernelich, docente di pianoforte principale dell’Istituto musicale piacentino e direttore d’orchestra e di coro. “La formula Open day / Open Night nasce per presentare il percorso completo di un allievo del Nicolini: dall’inizio degli studi  all’ingresso nel mondo del lavoro – spiega la docente Bernelich – Questa edizione 2019 è stata un vero e proprio elogio alla Grande Musica, scaturito dall’entusiasmo e dall’impegno di tutti gli allievi, con senso di professionalità già nei più giovani e ardore creativo nei più grandi”.

Spazio alle esibizioni dalle ore 10.30 quando, dopo l’apertura con l’assolo d’organo, fil rouge di tutti i concerti, sono saliti sul palco dell’Auditorium gli allievi solisti più piccoli di tutte le classi di strumento. Subito dopo, gli alunni della Scuola Media Nicolini, diretti da Corrado Casati, hanno messo in scena “Opera Pocket”: rivisitazione de “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini. Alle 17, assolo d’organo, esibizioni di gruppi da camera (trio, quartetto, formazioni più ampie), coro della Scuola Media e delle Voci Bianche, Coro del Conservatorio Nicolini, vari ensemble strumentali. Il programma è stato vario ed ha toccato alcuni tra i brani più famosi del repertorio classico, con autori quali Telemann, Mozart, Beethoven, Saint-Saëns .

“Break that wall” il videomapping che “svela” il Conservatorio

Si è poi svolto alle ore 18 l’evento a sorpresa realizzato da Gianmarco Romiti, Giuseppe Messineo,
Pierpaolo De Francisci, Pietro Fontanesi, Veronica Solinas e Luca Frigo, studenti della classe di Musica applicata all’immagine che, coordinati dai Maestri Marco Alpi e Riccardo Dapelo, hanno proiettato sulle pareti esterne del Conservatorio un videomapping intitolato “Break that wall”. Le immagini visualizzate, di grande impatto, hanno virtualmente “aperto” i muri dell’edificio mostrandone la vita al suo interno: concerti, prove e tutte le svariate attività del Conservatorio. Il tutto a ritmo di musica.

Non si è trattato dell’unico evento che ha coinvolto il corso di Musica applicata: in Aula DAT, recentemente arricchita di nuova tecnologia, sono stati presentati  “Music Lab” – progetto dedicato all’innovazione musicale – e i corsi di Composizione, Musica elettronica, Musica applicata, Tecnico del suono.

In Aula 5 (ore 10-13 e 15-19) Luca Frigo, studente di Musica elettronica, ha dato saggio dell’installazione interattiva “Se ci sei, ci siamo”, creata nell’ambito del corso di Ambienti esecutivi multimodali e interattivi.

Nell’Antisalone Veronica Solinas ha presentato l’Antologia dei lavori audiovisivi realizzati dagli studenti dei corsi di Composizione per la musica applicata alle immagini (Scuole di Composizione, Musica Jazz, Musica applicata) dal 2015 ad oggi: un video a ciclo continuo che è stato proposto per l’intera giornata.

L’orientamento didattico

Si è registrata molta affluenza alle iniziative di orientamento, sia da Piacenza che da altre città; in particolare un gruppo di cinquanta studenti è arrivato dall’Istituto Romagnosi di Piacenza con specifico interesse per la visita al Dipartimento di nuove tecnologie, nonché per i concerti in Salone. 

Molti gli aspiranti studenti che, spesso accompagnati dai genitori, hanno assistito alle lezioni aperte e avuto informazioni sull’accesso al Conservatorio nel punto informativo a cura della docente di pianoforte Manuela Dalla Fontana. In particolare i ragguagli si sono concentrati sui corsi liberi e quelli propedeutici. Il Conservatorio ha infatti segnalato che dal prossimo marzo attiverà corsi liberi in preparazione agli esami di ammissione ai nuovi corsi propedeutici. La frequenza ai corsi è prevista nelle giornate di venerdì e sabato; in base al numero di adesioni ai singoli strumenti, in presenza di richieste eccedenti i posti disponibili, potranno essere previste prove di selezione. Le adesioni saranno a partire dal 15 febbraio prossimo.

In merito ai corsi propedeutici, il Nicolini ha fatto sapere che dal prossimo anno potrà immatricolare solamente gli studenti di avanzato livello musicale. Gli esami di ammissione prevederanno alcuni brani e studi di livello adeguato. I programmi saranno online sul sito del Nicolini (wp.conspc.it) a partire dal prossimo 15 febbraio.

Open Night, la novità 2019

Novità di quest’anno è stata l’Open Night, concerto serale (ore 20.30). Alessandro Achilli ha eseguito all’organo Toccata e fuga in re minore di J. S Bach per poi proseguire – con grande salto stilistico e temporale – con “The Raiders’ March” di John Williams, meglio conosciuto come tema principale della colonna sonora del film “Indiana Jones”, entusiasmando il pubblico; il gruppo di jazz (Jordan Baccheschi, Leonardo Barbierato, Franco Campagnoli) ha poi proposto alcuni standard.

Introdotti da Francesco Brianzi, presidente della Consulta Studenti del Nicolini, si sono infine esibiti due gruppi emergenti nati all’interno del Nicolini: Tempus Fugit e Collettivo 21.

Tommaso Franguelli (Tempus Fugit) e Jacopo Mondina hanno eseguito il brano “Catching shadows” di Ivan Trevino, per due marimbe; a seguire ancora Franguelli al vibrafono, con il supporto elettronico di Luca Frigo, studente della classe di Musica elettronica in qualità di tecnico del suono. Infine il Collettivo 21 ha proposto “In C” di Terry Riley (1964): composizione eterogenea e a forte connotazione improvvisativa, ha visto sul palco anche studenti di alcune classi di strumento del Nicolini, che si sono affiancati al Collettivo 21 in questa attività creativa e laboratoriale, dando vita ad un’esibizione unica e sperimentale.

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