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Parcheggio di piazza Cittadella, il Tribunale sospende solo la penale: resta valida la diffida del Comune

Il giudice Antonino Fazio ha precisato che la sospensione riguarda esclusivamente l’ingiunzione di pagamento da 812mila euro per i ritardi nei lavori. Rimane invece pienamente efficace la diffida per la mancata trasmissione delle dichiarazioni bancarie aggiornate a garanzia del finanziamento. Il Comune ribadisce i gravi inadempimenti contestati a Piacenza Parcheggi e annuncia reclamo

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Il Comune di Piacenza interviene con una nota a seguito del decreto emesso dal Tribunale in merito alla diffida inviata a Piacenza Parcheggi per il cantiere di piazza Cittadella. L’amministrazione precisa che la sospensiva concessa riguarda esclusivamente la parte relativa alla contestazione della penale per i ritardi nei lavori, mentre rimane pienamente valida la diffida sulle dichiarazioni bancarie. Di seguito il testo integrale del comunicato.

“Il Tribunale, pur confermando il provvedimento di sospensione della diffida comunale a Piacenza Parcheggi, precisa che riguarda solo ed esclusivamente “la parte relativa all’ingiunzione di pagamento” della penale per i ritardi accumulati nello svolgimento dei lavori; peraltro definendo “ingiunzione”, come fosse un titolo di credito immediatamente esigibile, ciò che in realtà è un avvio di procedimento con contestazione di ritardi. Il resto, ovvero la contestazione relativa alle dichiarazioni bancarie, “non è oggetto di domanda”, come si legge testualmente nel decreto firmato ieri dal giudice Antonino Fazio.

Rimane pienamente valida, dunque, la diffida del Comune a Piacenza Parcheggi con riferimento alla mancata ricezione delle dichiarazioni bancarie aggiornate a garanzia del finanziamento del parcheggio interrato di piazza Cittadella.

Sospensiva sulla penale, dunque, ovvero su una sola delle contestazioni avanzate dal Comune nella diffida recapitata a Piacenza Parcheggi il 23 luglio scorso. Si tratta di una contestazione per 812.961,95 euro motivata dai ritardi accumulati nello svolgimento dei lavori dopo la consegna delle aree di cantiere avvenuta nel luglio 2024. In altre parole, un avvio di procedimento in ordine all’applicazione di penali per ritardi rispetto al cronoprogramma. A tale contestazione, si affianca – come detto – quella ben più rilevante che riguarda la mancata ricezione delle dichiarazioni bancarie aggiornate rispetto a quelle fornite dal concessionario nel luglio dello scorso anno.

Il decreto emesso ieri dal Tribunale sarà comunque oggetto di reclamo da parte del Comune di Piacenza che ritiene valide le ragioni delle sue contestazioni in merito ai ritardi accumulati da parte del concessionario nello svolgimento dei lavori indipendentemente dalla valutazione sull’importo delle penali.

L’ente dunque ribadisce e sottoscrive le ragioni per le quali ha inviato al concessionario la diffida contestando gravi inadempimenti contrattuali ed è al lavoro per valutare la miglior strategia nell’interesse della comunità e a tutela dell’ente, visto che il contenuto sostanziale del procedimento avviato con la diffida rimane vigente. Un interesse, quello per la comunità e la tutela del Comune, che ha guidato ogni scelta dell’attuale amministrazione, anche nella gestione della vicenda in oggetto che richiedeva di essere sbloccata dopo anni di stallo. Uscire dallo stallo, come ha spiegato più volte la sindaca Katia Tarasconi, portava di fronte a un bivio, l’unico possibile in presenza di un contratto valido: realizzare il parcheggio di piazza Cittadella (di cui la città ha assoluto bisogno) con l’attuale concessionario, oppure risolvere il contratto di concessione nel caso in cui vi fossero i presupposti per farlo”. 

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