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Piacenza a Seul: Comune e Confindustria al lavoro sulle opportunità per le imprese

Il viaggio istituzionale del Comune di Piacenza a Seul, organizzato in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata ai capolavori della Galleria Ricci Oddi, si è intrecciato con la missione di Confindustria Piacenza, dando vita a un percorso condiviso che ha affiancato alla dimensione culturale anche un importante focus economico e relazionale. Alla missione ha preso parte Giulia Silva, responsabile dell’area Internazionalizzazione di Confindustria Piacenza, arrivata direttamente dall’Italia per partecipare a una serie di incontri in Corea del Sud.

L’obiettivo comune è stato quello di avviare e rafforzare contatti istituzionali ed economici, creare relazioni e porre le basi per possibili sviluppi futuri a beneficio del tessuto imprenditoriale piacentino, valorizzando le potenzialità del territorio in un contesto internazionale strategico come quello coreano.

Nel corso del breve soggiorno a Seul, il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi e Giulia Silva hanno incontrato i rappresentanti delle principali istituzioni italiane presenti nel Paese. Il confronto ha coinvolto l’Ambasciata d’Italia a Seul e l’Istituto Italiano di Cultura, con momenti di dialogo dedicati sia agli aspetti culturali sia alle opportunità di cooperazione economica.

All’arrivo in Corea del Sud, il sindaco Tarasconi è stato accolto da Vincenzo Tamarindo, Capo Ufficio e Consigliere economico dell’Ambasciata d’Italia a Seul, che ha seguito l’avvio dei primi contatti istituzionali già nella serata di arrivo della delegazione comunale. Per l’Ambasciata è stato inoltre incontrato Andrea Ferrara, primo segretario e responsabile degli Affari consolari e cultura. Per l’Istituto Italiano di Cultura di Seul il confronto ha coinvolto Erika Sfascìa, direttrice ad interim e addetto culturale dell’Ambasciata d’Italia in Corea del Sud, nonché relatrice alla cerimonia di inaugurazione della mostra piacentina al My Art Museum.

Un ulteriore momento di approfondimento si è svolto presso High Street Italia a Seul con i rappresentanti della Camera di Commercio Italiana in Corea (ITCCK). All’incontro hanno partecipato il sindaco Katia Tarasconi e Giulia Silva di Confindustria Piacenza, mentre per ITCCK erano presenti il segretario generale Jacopo Giuman e il manager per il business e le relazioni pubbliche internazionali Niko Plumari.

«La straordinaria risposta registrata all’apertura della mostra dedicata ai tesori della Ricci Oddi – sottolinea la sindaca Katia Tarasconi – dimostra come la cultura sia uno strumento potente di relazione e dialogo internazionale. Ma questo viaggio è stato anche un’occasione concreta per avviare e rafforzare contatti istituzionali ed economici, mettendo Piacenza al centro di una rete di relazioni che può tradursi, nel tempo, in opportunità per il nostro territorio. Cultura, istituzioni e sistema produttivo possono e devono camminare insieme».

Durante il confronto con la Camera di Commercio Italiana in Corea sono stati analizzati i progetti già conclusi e quelli attualmente in corso, alcuni dei quali sviluppati in collaborazione con ICE e con l’Ambasciata d’Italia, in un contesto che sta manifestando un interesse crescente verso il Made in Italy. In particolare, il mercato coreano mostra una domanda in forte espansione per i beni di consumo italiani, con una significativa accelerazione nell’ultimo anno.

Dal 2021 Seul ospita High Street Italia, una vetrina commerciale e showroom dedicato ai prodotti italiani, che offre alle aziende del nostro Paese una piattaforma strutturata per presentare le proprie eccellenze al mercato coreano. Accanto ai beni di consumo emergono inoltre prospettive interessanti nel settore della meccanica e della manifattura, ambito nel quale la Corea del Sud, spesso definita “l’Italia dell’Asia”, presenta standard qualitativi elevati e affinità produttive che possono favorire collaborazioni industriali.

«La presenza di Confindustria Piacenza in questa missione – evidenzia Giulia Silva – testimonia la volontà del territorio di muoversi in modo coeso, mettendo insieme dimensione istituzionale, culturale ed economica. Piacenza può essere meno conosciuta rispetto ad altri territori, ma esprime potenzialità importanti e un tessuto imprenditoriale di qualità. Presentarsi insieme agli interlocutori coreani rappresenta un valore aggiunto, perché comunica unità di intenti e capacità di azione coordinata».

«Questo approccio – prosegue Silva – è particolarmente apprezzato in un contesto come quello coreano, dove la solidità delle relazioni e l’affidabilità dei partner sono elementi centrali. Occasioni come questa, nate attorno a un grande evento culturale, permettono di costruire contatti e di gettare le basi per eventuali sviluppi imprenditoriali futuri, valorizzando le eccellenze del nostro territorio».

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