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Foti interviene sulla rimozione dell’intercettore F-104: “una decisione sconcertante”

«Una decisione sconcertante e dettata da cieco pregiudizio» non usa mezzi termini Tommaso Foti, deputato di Fratelli d’Italia, intervenendo nel merito della scelta del consiglio di facoltà dell’Università Cattolica di Piacenza di rimuovere l’intercettore F-104 donato alla stessa dall’Aeronautica militare.

Foti non ci sta e si rivolge, a mezzo di una interrogazione parlamentare, al Premier Conte ed ai ministri Trenta (Difesa) e Bussetti (Università e Ricerca):  «L’intercettore F-104 – scrive il deputato di Fratelli d’Italia – è stato non casualmente collocato nel 2010 davanti alla facoltà di Scienze della Formazione. Era infatti l’anno seguente alle celebrazioni del 50esimo anniversario del dies natalis di padre Agostino Gemelli, fondatore e primo rettore dell’ateneo del Sacro Cuore, vero e proprio aviatore oltre che noto per i propri meriti scientifici nel campo della medicina aeronautica».

Il parlamentare del movimento politico di Giorgia Meloni è tranchant: «La stupefacente dichiarazione del direttore amministrativo della sede piacentina dell’Università Cattolica – ha scritto Foti al Governo – ha già incassato la meritoria replica dell’ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Dino Tricarico, rappresentando un vero e proprio schiaffo a questo corpo militare che, riconoscendo il valore di padre Gemelli, ha concesso il velivolo F-104 in comodato d’uso gratuito all’Ateneo».

Foti non ha dubbi: «Una decisione che offende la tradizione aeronautica di Piacenza che, oltre ad avere ospitato per diversi lustri il 50 Stormo, ha visto tanti suoi figli decorati per le imprese nei cieli italiani e non, tra i quali la medaglia d’oro Luigi Gorrini».

Il deputato piacentino si è quindi appellato al Governo al fine di «assumere tutte le iniziative, nell’ambito delle rispettive competenze, per evitare uno schiaffo alla memoria del fondatore Agostino Gemelli, da un lato, ed una offesa all’Aeronautica miliare dall’altro».

L’intercettore F-104 resti a Piacenza

Sempre da Fratelli d’Italia arriva una presa la richiesta di ricollocare l’aereo a Piacenza.

«L’intercettore F-104 trovi casa in uno spazio pubblico cittadino» è la richiesta che i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia rivolgono al Sindaco ed alla Giunta di Piacenza.

«Quanto deciso dai consigli di facoltà dell’università Cattolica – rimarcano in una interrogazione urgente Migli, Bertolini, Domeneghetti e Foti – non si deve concludere con il trasferimento del velivolo, donato dall’Aeronautica militare, a Varese. La città di Piacenza, la cui tradizione aeronautica è ben nota, individui uno spazio idoneo alla collocazione dell’aeroplano il cui valore simbolico e materiale non deve essere disperso fuori dai confini della nostra provincia».

La vicenda, sorta in seguito alla decisione annunciata dal direttore amministrativo, ha scaldato gli animi dei consiglieri di Fratelli d’Italia a palazzo Mercanti: «Bisogna scongiurare con ogni mezzo – chiedono Migli, Bertolini, Domeneghetti e Foti – il trasferimento dell’intercettore F-104. Lo stesso è collocato a Piacenza sia per commemorare la memoria di padre Gemelli, rettore-aviatore fondatore della Cattolica, sia per il dovuto senso di gratitudine per l’attività svolta dall’Aeronautica Militare Italiana».

I consiglieri di Fratelli d’Italia chiedono quindi al Sindaco ed alla Giunta: «di richiedere al Ministero della Difesa la concessione in comodato d’uso del velivolo per poterlo collocare in un adeguato spazio pubblico cittadino».

L’intervento di Callori

Su tema interviene anche Fabio Callori, Capogruppo Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale a Caorso.

“Apprendo della decisione assunta dall’ Ateneo piacentino di rimuovere dal giardino dell’Università il Caccia intercettore F-104 posato ormai da diversi  anni in onore della passione per il volo di Padre Agostino Gemelli, fondatore e primo Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Scelta che assolutamente non approvo in quanto cimelio storico e, come tale, è giusto continui ad essere ben visibile a ricordo anche della difesa della Patria.

Non è possibile che per seguire le ideologie del momento e i conseguenti pregiudizi, si arrivi sovente  ad annullare quanto ha contribuito  a creare quella che oggi è la nostra storia.  Non è verosimile rinnegare il passato, disconoscere le nostre  usanze e tradizioni con  futili giustificazioni.

Crocefissi tolti dalle aule delle scuole, Presepi vietati per non creare discriminazioni, strofe eliminate dall’Inno Nazionale per non “creare” disturbo a chi nazionale non lo è!

Siamo ormai allo sfacelo, l’Italia non è più degli italiani.

Ed ora, la rimozione di un velivolo importante  del passato, impregnato della nostra storia; quella storia  che, nel bene e nel male ha gettato le basi del nostro oggi e che resta appoggio del futuro . Non possiamo oscurare la nostra storia e ignorare le nostre radici.

Fratelli d’Italia, a tutti i livelli istituzionali, comunale, regionale, parlamentare, è assolutamente contro questa decisione dettata da sterili e inutili motivazioni e non condivide la scelta prospettata.”

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