“Questo dominio risulta occupato”. E’ la scritta che campeggia nel bel mezzo di una pagina bianca, chiaro sintomo di un sito web off-line. Buona parte delle tracce informatiche di Antonella Lambri, consulente finanziaria originaria di Piacenza, sono scomparse. Cancellato l’account Twitter, non raggiungibile quello Facebook. Al momento sopravvive solo il profilo di Linkedin che riporta varie informazioni sulla sua carriera ed i suoi titoli.
Spostandosi dal mondo virtuale a quello reale le cose purtroppo non vanno meglio visto che il lussuoso “Salotto finanziario” situato in piazza Duomo a Fidenza risulta chiuso ed il gruppo bancario San Paolo Invest le ha revocato il mandato ad operare nei primi giorni di luglio.
Sarebbe stata la stessa società di investimento, a seguito di controlli, a rilevare qualche decina di casi con “mancate corrispondenze contabili e amministrative nella gestione operata dalla consulente”. Da qui la decisione di interrompere i rapporti con lei e di inviare informative scritte ai clienti, informandoli del fatto che la Lambri “non lavora più con Sanpaolo Invest, che il negozio finanziario di Fidenza è stato chiuso e che saranno contattati dal personale dell’agenzia di Piacenza, per verificare le singole posizioni”.
Cosa sia successo a questa rampante donna d’affari a cui avevano affidato i loro risparmi circa 750 clienti resta ancora da tutto da capire. Al momento non si ha notizia ufficiale di denunce né da parte di clienti né da parte del gruppo bancario ma, certo, quanto sta avvenendo preoccupa enormemente i risparmiatori. Si dice anche che la magistratura abbia già acceso i riflettori sul caso.
Antonella Lambri non era una consulente qualunque ma una fra le più note donne del settore in Italia, una sorta di “star”.
Si era meritata il titolo di “Prima Top Private nazionale” come portafoglio e di “Prima classificata nazionale”, nella raccolta di masse finanziarie nel 2016. Operava come consulente per SanPaolo Invest dal 2000. Compariva fra gli sponsor di spettacoli al Teatro Regio di Parma, si era candidata con Forza Italia alle elezioni comunali di Fidenza nel 2014, aveva al suo attivo anche un libro autobiografico “Passione Finanza”. In una intervista rilasciata a Vanity Fair dichiarava di guadagnare più del marito Stefano, fatto non unico ma certo inusuale nel panorama salariale italiano.
Trattandosi di una consulente e non di un dipendente di banca, nel caso in cui venga accertata una qualche irregolarità, la strada per recuperare i propri risparmi rischia di diventare lunga, onerosa e complicata. Alcune sentenze hanno riconosciuto una responsabilità solidale delle banche con i consulenti, per i danni arrecati ai clienti, ma la giurisprudenza non è concorde ed si deve comunque ricorrere alle aule di tribunale, attraverso un avvocato, per vedersi eventualmente riconosciuti (dopo svariati anni) i propri diritti. Se invece l’investimento viene effettuato attraverso il dipendente di un istituto di credito la responsabilità della banca è cosa certa e quest’ultima dovrà sempre e comunque rispondere dell’eventuale danno cagionato dal proprio addetto.
Antonella Lambri è nata a Piacenza nel 1970. Laureata con lode sia in Lettere all’Università di Parma sia in Economia e Finanza all’Università di Siena, è iscritta all’albo dei promotori finanziari dal 1999. Nel 2003 ha conseguito la certificazione EFA come European Financial Adviser. Nel 2008 viene insignita del premio all’Eccellenza della consulenza finanziaria in Italia. Fa parte della Ucid (Unione degli Imprenditori Cristiani) ed ha anche partecipato ad incontri del “Caffè della Versiliana”.
Resta ora da capire se ci si trova o meno davanti ad un qualche comportamento illecito. Tantissimi fra i suoi clienti sono piacentini come lei stessa aveva spiegato in una trasmissione radiofonica, presentando il suo libro.
Nel frattempo l’on. Tommaso Foti, di Fratelli d’Italia ha presentato una interrogazione scritta al Governo per avere lumi sulla vicenda.
Secondo quanto riporta il settimanale “La Voce di Parma” un grosso imprenditore locale aveva affidato alla Lambri somme ingenti e avrebbe faticato non poco a rientrare del suo investimento, riuscendoci alla fine, forse proprio grazie all’intervento della banca. Sembra che la promotrice promettesse rendimenti altissimi per questo periodo storico, dal sei all’otto percento e forse anche oltre.