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Un film per ricordare la caduta del muro di Berlino

Domani sera (martedì 12 novembre) alle 21 presso la Multisala Politeama, all’interno del ciclo di incontri dedicati alla caduta del Muro di Berlino ed alla celebrazione del Giorno della Libertà, il Comune di Piacenza, con il supporto dell’Associazione Culturale Cinemaniaci, presenta la proiezione del film “Die Mauer” (Il Muro) di Jurgen Böttcher. L’ingresso è libero e gratuito.

«Tra i tanti eventi che la nostra Amministrazione sta promuovendo per il trentennale della caduta del Muro – spiega l’Assessore Jonathan Papamarenghi – che hanno coinvolto cittadini, istituzioni e scuole, rientra l’attesa proiezione del film incentrato su un periodo storico tanto importante per la nostra democrazia. In collaborazione con l’Associazione Culturale Cinemaniaci, verrà offerta a tutti i cittadini che vorranno partecipare la proiezione del film che sta girando le sale di diverse città italiane. Dopo la presentazione del libro “Il ragazzo di Berlino”, con circa 300 studenti coinvolti questa mattina a Palazzo Farnese, aggiungiamo un ulteriore tassello ad un percorso di consapevolezza storica su un periodo che ha visto, fino a questi ultimi anni, troppa reticenza».

“Die Mauer” è un film sugli ultimi giorni del Muro di Berlino vissuti nel centro della città, intorno a Potsdamer Platz e alla Porta di Brandeburgo, in cui lo smantellamento del Muro pervade i sensi e le immagini sono mostrate sullo sfondo acustico di macchine edili, masse curiose e l’arrivo inarrestabile dei media. La pellicola riflette l’anima di Berlino in quei giorni di cambiamento, offrendo una visione sfaccettata dell’abbattimento della Guerra Fredda.

L’autore, Jürgen Böttcher, è considerato oggi uno degli artisti più famosi e quotati della ex DDR. Nato nel 1931 in a Frankenthal (Sassonia), fra il 1953 e il 1955 ha assunto la docenza presso l’Università Popolare di Dresda e nel 1961 ha girato il suo primo documentario, diventando il più celebre documentarista della DDR degli anni Settanta e Ottanta. I suoi film hanno fondato un vero e proprio stile, diventando fonte d’ispirazione per un’intera generazione di registi della Germania orientale e ottenendo numerosi riconoscimenti. Nel 1992 ha ricevuto la Pellicola d’oro per l’opera (l’onorificenza più prestigiosa conferita dallo Stato ai registi).

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