Sindacati sul piede di guerra dopo il mancato accordo con Amazon riguardante il Protocollo di contrasto e contenimento del Covid 19 negli ambienti di lavoro. In particolare i sindacati FISASCAT CISL, CGIL, UILTUCS e UGL TERZIARIO dichiarano che Amazon ha voluto “apportare modifiche alla nostra proposta, di fatto depotenziando lo scopo che l’intera comunità si sta dando”.
I sindacati Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs Uil, Ugl Terziario hanno indetto unitariamente lo stato di agitazione e sciopero presso il sito produttivo Amazon di Castel San Giovanni a seguito dell’incontro fra azienda e delegati sindacali avvenuto nel pomeriggio dopo le numerose richieste a tutela della salute dei lavoratori. In un comunicato a firma di Marco Alquati (Fisascat Cisl), Elisa Barbieri (Filcams Cgil), Vincenzo Guerriero (Uiltucs Uil) e Pino De Rosa (Ugl Terziario) si legge che non verrebbe correttamente applicato il protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid -19 negli ambienti di lavoro.
“Riteniamo questo comportamento inaccettabile per la salute dei dipendenti e dei loro contatti esterni – scrivono in una nota – pertanto dichiariamo lo stato di agitazione con decorrenza immediata, che si traduce nell’astensione dal lavoro straordinario facoltativo e/o obbligatorio, e con lo sciopero decorrente dal turno notturno delle ore 20, e fino al recepimento integrale delle disposizioni”.
QuotidianoPiacenzaOnline