In serata Seta è intervenuta sulla vicenda della presunta discriminazione con un comunicato ufficiale che pubblichiamo di seguito, in forma integrale.
“A bordo dei mezzi Seta non è tollerata alcuna forma di discriminazione, sia essa di tipo sessuale, razziale, religioso o altro. Quanto denunciato dal Movimento Identità Transessuale, qualora risultasse effettivamente verificatosi come descritto, sarebbe inqualificabile e di una gravità assoluta. Non avendone al momento alcun riscontro diretto, Seta si attiverà immediatamente presso gli interessati e le autorità di pubblica sicurezza che sono prontamente intervenute, le quali potranno fornire ulteriori elementi per accertare con esattezza quanto realmente accaduto. Sulla base di quanto riscontrato ci riserviamo di adottare ogni possibile provvedimento conseguente a carico dei responsabili”.
Vanni Bulgarelli, Presidente di Seta, commenta così il presunto caso di discriminazione sessuale che sarebbe avvenuto ieri a bordo di un mezzo Seta in servizio tra Bobbio e Piacenza.
“Qualora su questo fatto venisse aperto un procedimento da parte dell’autorità giudiziaria – prosegue Bulgarelli – da parte nostra forniremo senz’altro ogni elemento utile a fare chiarezza su quanto avvenuto. Debbo tuttavia rilevare che, da una prima verifica interna, la versione fornita dal nostro autista risulta sensibilmente difforme rispetto a quella divulgata dal Movimento Identità Transessuale”. Per il Presidente di Seta “La verifica della regolarità dei passeggeri effettuata dall’autista è un atto dovuto nei confronti di qualunque utente. Nel caso specifico, peraltro, a carico dei due soggetti risultano pendenti alcune decine di sanzioni non pagate, di cui la metà emessa nei primi mesi del 2017”.