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A Fiorenzuola il primo museo europeo dedicato alla fibra di carbonio

Il MAE Museum, firmato da Carlo Ratti e Italo Rota, unisce storia industriale, innovazione e design nel cuore dell'Emilia

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Aprirà ufficialmente le porte giovedì 20 novembre il MAE Museum, primo museo in Europa interamente dedicato alla fibra di carbonio e alla storia della sua evoluzione, dalla fibra acrilica fino alle più avanzate applicazioni tecnologiche.

Un progetto unico, nato dalla volontà di Marco e Paola Rovellini, rispettivamente Presidente e CFO di MAE S.p.A., azienda piacentina leader mondiale nella realizzazione di impianti per la produzione di fibre chimiche speciali.

Firmato dallo studio CRA–Carlo Ratti Associati con la direzione creativa di Italo Rota, il nuovo museo sorge nel cuore dell’emilia e si propone come un polo culturale e scientifico aperto al dialogo tra industria, arte, ricerca e formazione.

«Attraverso quest’opera vogliamo valorizzare il nostro patrimonio di idee e tecnologie, creando maggiore consapevolezza sul ruolo culturale e sociale delle imprese italiane», spiega Paola Rovellini, direttrice del museo.

Il MAE Museum custodisce e racconta la storia di un’eccellenza tecnologica tutta italiana: con l’acquisizione degli archivi tecnici di Montefibre, SNIA ed ENI, MAE ha ereditato e salvaguardato un patrimonio industriale unico al mondo, testimonianza di decenni di ricerca e innovazione.

«La nostra esperienza e quella di centinaia di ricercatori che dagli anni ’60 hanno creduto in questo materiale sono ora raccolte in un luogo che guarda al futuro», aggiunge Marco Rovellini. «Insieme al nostro centro di progettazione e sperimentazione Galileo, il museo rappresenta la sintesi di due anime: la memoria e la spinta verso l’innovazione».

Per l’architetto Carlo Ratti, cofondatore di CRA e curatore della Biennale Architettura 2025, il museo celebra “un materiale simbolo della modernità”, immaginando nuove frontiere di sostenibilità e applicazioni circolari.

La giornata inaugurale del 20 novembre si aprirà con un panel di esperti e rappresentanti istituzionali, seguito da una visita guidata agli spazi espositivi e da un ricevimento con uno chef stellato Michelin.

Sarà inoltre possibile visitare il Centro di Ricerca e Sviluppo Galileo, che ospita il primo impianto pilota italiano per la produzione di fibra di carbonio, frutto di una collaborazione strategica con Leonardo SpA, CNR, Invitalia e altre imprese del settore dei materiali compositi.

Con il MAE Museum, l’Emilia si arricchisce di un nuovo luogo simbolo del saper fare italiano, dove tecnologia, cultura e bellezza si intrecciano per raccontare una delle avventure industriali più visionari e del nostro Paese.

MAE SpA

MAE Spa è un’azienda italiana specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti per la lavorazione dei polimeri. I principali campi di attività sono gli impianti industriali ad alta capacità per la filatura di fibre chimiche, in particolare PAN per la produzione della fibra di carbonio. MAE, si presenta oggi come leader mondiale di produzione di impianti per la produzione di Precursore per la Fibra di carbonio.

Galileo

L’impianto pilota è parte integrante del progetto “LAMPO” (Leonardo Automated Manufacturing Process for cOmposites). L’obiettivo principale è semplificare il processo produttivo di stabilizzatori verticali e orizzontali, riducendo i costi attraverso l’implementazione di sistemi automatici per il rilevamento e la correzione dei difetti che possono verificarsi durante la produzione di materiali compositi a base di polimeri e fibra di carbonio.

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