L’Università Cattolica analizza i dati emersi nei giorni scorsi sui media locali e nazionali, attraverso il suo approfondimento Piacenz@. Emerge un incremento del tasso di occupazione femminile, punto di debolezza storico del nostro mercato del lavoro, con i tassi di attività e di occupazione provinciali che si portano adesso rispettivamente a –0,9 e –0,3 punti percentuali da quello medio emiliano-romagnolo (il divario era di -3,3 e -3,5 punti nel 2016), e con il tasso di disoccupazione femminile oggi a Piacenza al 7,1%, più basso che in regione (8,0%).
Il tasso di occupazione generale cresce nella media 2017 di oltre tre punti percentuali, portandosi al 69,4%, valore che pone Piacenza al quarto posto tra le province italiane (dopo Bolzano, Milano e Bologna). Si riduce al contempo il tasso di disoccupazione, dal 7,5% nel 2016 al 6,1% nel 2017, con un calo (-1,4 punti) molto più accentuato rispetto a quello che si rileva in ambito regionale (-0,4 punti) e nazionale (-0,5). Il dato della nostra provincia è tra i migliori dell’Emilia-Romagna, assieme a quelli di Reggio-Emilia, Bologna e Parma. Bene infine il tasso di attività, al 74% (e in aumento di un oltre due punti percentuali), decimo posto a livello nazionale e terzo in regione. Il trend ad ogni modo espansivo dell’occupazione ci invita inoltre a riflettere sulla qualità dell’occupazione stessa, per cui diventa certamente opportuno analizzare in futuro più nel dettaglio e con il ricorso ad altre fonti statistiche che tipo di lavoro è stato creato.