Interventi di rimodellamento degli alvei per agevolare lo scorrimento della corrente. Recupero dei manufatti idraulici per ottimizzare il funzionamento e operazioni di pulizia dalla vegetazione lungo gli argini dei corsi d’acqua che scorrono nei bacini di Arda, Nure, Tidone e Trebbia. Sono questi alcuni dei lavori in corso di realizzazione per la manutenzione di fiumi, torrenti e rii che attraversano un’ampia porzione del territorio piacentino. Lavori avviati dalla Regione tra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2025.
I sei cantieri, dislocati nei quattro bacini, interessano numerosi comuni e sono finanziati complessivamente con un milione e 155mila euro: di questi, 540mila euro provengono dal Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027 e i restanti 615mila euro dalle casse regionali che impegnano fondi stanziati sul bilancio dell’Agenzia regionale di Sicurezza territoriale e Protezione civile ed economie di spesa. Tutti gli interventi, progettati e diretti dell’Ufficio territoriale di Piacenza dell’Agenzia, saranno realizzati nel rispetto del corso dei fiumi e del contesto naturale e paesaggistico, in linea con le disposizioni regionali.
Gli interventi su Arda, Nure, Tidone, Trebbia
Per quanto riguarda il bacino dell’Arda sono in corso opere di manutenzione degli argini e di sfalcio e taglio della vegetazione in diversi tratti. In particolare, sulla sponda destra del torrente Arda, da Cortemaggiore sino a Villanova, e su quella sinistra a San Pietro in Cerro; sul Riglio, da Ponte Riglio Spinoso a Muradolo fino alla confluenza con il Chiavenna, e sullo stesso Chiavenna dal ponte della ferrovia a Roveleto di Cadeo fino a Saliceto. I lavori, con un importo complessivo di 150mila euro, consentiranno anche di verificare lo stato di conservazione dei manufatti degli argini e la presenza di tane di animali fossori.
Lungo il torrente Nure sono due gli interventi previsti, ciascuno del valore di 180mila euro. Il primo si trova nel comune di Ferriere, nei pressi dell’abitato di Perotti, dove si lavora al ripristino delle opere idrauliche danneggiate e alla risagomatura di tratti di alveo investiti dalle piene. Un intervento analogo è in corso anche nel capoluogo del comune di Ponte dell’Olio a valle del ponte sulla Strada statale 654, a Podenzano in località Fornace, e nel comune di Pontenure in località Tarantella. Il progetto prevede il rimodellamento dell’alveo, il successivo riposizionamento del materiale lungo le sponde soggette all’erosione, la manutenzione dei manufatti. Entrambi gli interventi sono finanziati dal Fondo di sviluppo e coesione.
Anche nel bacino del Tidone sono aperti due cantieri: uno, sempre finanziato con 180mila euro dal Fondo di coesione, lungo il corso del torrente Luretta, in comune di Piozzano. Qui è previsto il taglio della vegetazione che ostacola il deflusso delle acque, la manutenzione dei presidi idraulici e il risezionamento dell’alveo per migliorare l’efficienza idraulica.
Lungo il torrente Tidone, nel tratto che va dall’omonimo ponte alla diga del Molato, è in corso la manutenzione di opere idrauliche, difese spondali, lavori sulla sezione di deflusso e controllo della vegetazione. Lavori da 215mila euro che interessano anche il rio Loggia, a Rottofreno, il rio Rivasso, in comune di Agazzano, il rio Gandore, in comune di Gazzola (località varie) e il rio Chiarone, in comune di Pianello Val Tidone (in località Poggio Cavalli).
Sul fiume Trebbia, infine, è aperto un cantiere da 250mila euro – finanziato con economie sugli interventi dell’ordinanza 622/2019 – nel comune di Bobbio, dove è previsto il ripristino e l’integrazione di pennelli, difese delle sponde e una soglia trasversale con massi ciclopici rinforzati in calcestruzzo, a monte e a valle del ponte Gobbo. Per ripristinare l’officiosità idraulica sono programmati la movimentazione di materiale litoide e il taglio della vegetazione che ostacola il deflusso della corrente nel tratto compreso tra il ponte Gobbo e quello sulla strada Statale 45, in località Sant’Ambrogio-Dego.