Il Difensore civico regionale dell’Emilia-Romagna ha accolto il ricorso presentato da Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Piacenza, relativamente al diniego opposto dal Comune alla richiesta di accesso agli atti della controversia in corso tra l’Amministrazione comunale e il Concessionario della pratica Piazza Cittadella, Piacenza Parcheggi.
Nella nota di accoglimento, il Difensore civico ha richiamato l’articolo 43 del Testo Unico degli Enti Locali, che riconosce ai consiglieri comunali il diritto di ottenere tutte le notizie e le informazioni utili all’espletamento del mandato, evidenziando che tale diritto deve essere interpretato “in senso ampio” e che non può essere limitato dal carattere riservato dei documenti, essendo il consigliere comunque vincolato al segreto d’ufficio.
Il Difensore civico ha inoltre sottolineato che il differimento disposto dal Comune “non risulta adeguatamente motivato”, rilevando come la formula utilizzata non consenta di comprendere le ragioni specifiche della decisione e che “il semplice riferimento alla pendenza del giudizio non basta a giustificare la mancata ostensione”.
Per questo motivo, il Difensore civico invita il Comune di Piacenza a riesaminare l’istanza della consigliera Soresi e ad “individuare modalità di accesso idonee a consentire la messa a disposizione della documentazione richiesta, nel rispetto delle cautele connesse al procedimento giudiziario”.
“Spero che questa pronuncia – dichiara Soresi – che, tra l’altro, fa seguito ad altra decisione dello stesso tenore e sempre relativa a un accesso agli atti a me negato, serva a ricordare a chi oggi governa la città che la trasparenza è un principio fondamentale nell’amministrazione della cosa pubblica e che il ruolo del consigliere comunale, quale organo di indirizzo e controllo, merita rispetto e collaborazione. Auspico che l’Amministrazione provveda al più presto a mettermi a disposizione la documentazione richiesta, onde evitare di dover ricorrere al Tar, con tutte le conseguenze del caso in termini di costi per il Comune, come purtroppo già avvenuto pochi mesi fa in analoghe vicende che hanno interessato soggetti privati”.




