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Box arancioni: Il Comune di Piacenza respinge le affermazioni dell’associazione Altvelox

Il Comune di Piacenza respinge con fermezza le accuse diffuse a mezzo stampa dall’associazione Altvelox, che secondo l’Ente si inseriscono in una linea di critica sistematica nei confronti dei limiti di velocità e di qualsiasi strumento di controllo del traffico adottato dagli enti locali.

“L’associazione – scrive Palazzo Mercanti – porta avanti da tempo iniziative su scala nazionale che non si limitano a verificare la legittimità degli strumenti di rilevazione, ma mirano in realtà a delegittimare il principio stesso del controllo della velocità sulle strade urbane, in contrasto con l’obiettivo primario delle istituzioni: ridurre gli incidenti e salvare vite umane.

Nel caso del progetto Attenta-Mente, le ricostruzioni diffuse risultano parziali e fuorvianti. I box arancioni non sono autovelox, ma contenitori legittimi, e non sono stati emessi verbali. L’attività del Comune aveva finalità di analisi, prevenzione e studio dei flussi di traffico, senza alcun intento repressivo o di “fare cassa”, come implicitamente sostenuto dall’associazione.

Il Comune di Piacenza opera e continuerà a operare nel pieno rispetto della normativa, utilizzando esclusivamente dispositivi di rilevazione regolarmente omologati e coordinandosi con gli enti competenti per definire la collocazione dei box e i tratti stradali in cui possano essere utilizzati strumenti di controllo della velocità”.

«Chi mette in discussione limiti di velocità e controlli – dichiara il sindaco Katia Tarasconi – indebolisce la cultura della sicurezza stradale. Per chi amministra una città, la sicurezza non è un tema teorico: riguarda strade, quartieri, scuole e, troppo spesso, famiglie che subiscono le conseguenze di incidenti gravi. Su questo terreno il Comune non arretrerà».

“La sicurezza stradale non è un’opzione né una battaglia ideologica: è un dovere pubblico. Il Comune di Piacenza continuerà a esercitarlo senza farsi condizionare da campagne mediatiche o da posizioni che, nei fatti, minimizzano uno dei principali fattori di rischio sulle nostre strade: l’eccesso di velocità”.

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