Prosegue e si accentua la flessione delle imprese giovanili nella provincia di Piacenza.
Alla fine di settembre le aziende guidate da under 35 risultano 1.846, con una contrazione del 4,4% su base annua, pari a 84 imprese in meno. Un dato che peggiora il -3,2% registrato lo scorso giugno.
Come per le altre tipologie d’impresa, le modifiche introdotte ai codici Ateco 2025 rendono difficile una lettura dettagliata dei movimenti tra i vari comparti. Tuttavia, secondo l’analisi dell’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia su dati Infocamere, emergono alcuni trend significativi.
Il settore dei servizi alle imprese mantiene il primato con 407 aziende attive, pari al 22% del totale. Seguono commercio (357 imprese, 19,3%) e costruzioni (347, 18,8%).
Oltre il 10% anche per alloggio e ristorazione (213 imprese, 11,5%), agricoltura (204, 11,1%) e servizi alla persona (199, 10,8%). Più contenuta la presenza dei giovani nel manifatturiero, con 115 imprese (6,2%).
Dal punto di vista della forma giuridica, prevalgono le ditte individuali, che rappresentano l’80,8% delle imprese giovanili (1.492 unità), in flessione del 4,2%.
Le società di capitali under 35 scendono a 267 (-4,6%), mentre le società di persone si attestano a 80 (-3,6%).
La ricerca distingue inoltre tre gradi di presenza giovanile – “maggioritaria”, “forte” ed “esclusiva”. A Piacenza, il 91,5% delle imprese under 35 rientra nella categoria “esclusiva”, con 1.689 realtà interamente condotte da giovani. Seguono 125 imprese con presenza “forte” (6,8%) e 32 con presenza “maggioritaria” (1,7%).
Sul piano territoriale, il capoluogo concentra il numero maggiore di imprese giovanili: 730, pari al 7,7% delle attività economiche locali.
In termini di incidenza percentuale, però, il primato spetta a Ottone (7 imprese under 35, 11,7%), seguito da Morfasso (18, 11%) e Castel San Giovanni (110, 10,2%).




