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Camera di Commercio dell’Emilia: Un progetto di sviluppo per l’Appennino

Il Vicepresidente Vicario Filippo Cella: “ridare slancio a questi territori”. La collaborazione con il LEL (con sede a Piacenza) dell’Università Cattolica

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Si protrarrà per tre anni il nuovo progetto che la Camera di Commercio dell’Emilia dedica all’Appennino piacentino, parmense e reggiano.

Un’iniziativa di ricerca e animazione territoriale che, per ciascun anno, sarà dedicata a specifiche tematiche, a partire dal focus sull’economia montana, sullo stato delle imprese e del lavoro, con una contemporanea valutazione delle criticità e dei bisogni del tessuto imprenditoriale in aree in cui non si è invertita la tendenza allo spopolamento, ma anche delle possibili azioni che possono ridare slancio a questi territori.

“L’obiettivo primario – sottolinea il Vicepresidente Vicario della Camera di Commercio dell’Emilia, l’imprenditore piacentino Filippo Cella – è quello di individuare concrete prospettive di rilancio senza le quali il tessuto produttivo e il sistema dei servizi continueranno ad impoverirsi, con conseguenze negative non solo sulla montagna e sui suoi abitanti, ma con un impatto rilevante anche sul resto del territorio, con ulteriori concentrazioni di attività, residenze e servizi non facilmente sostenibili”.

“Proprio per questo – prosegue Cella – il nostro progetto si muove in linea con le Strategie Territoriali per le Aree Montane e Interne (STAMI) attivate dalla Regione Emilia Romagna, puntando a dare ulteriore impulso a politiche territoriali che, stimolando nuovo sviluppo in Appennino, generino un sostenibile equilibrio su tutto il territorio”.

“Un’iniziativa che vuole anche contribuire a rafforzare la coesione sociale delle comunità appenniniche e, più in generale, il benessere di tutti i territori provinciali, su cui stiamo lavorando anche attraverso analisi e approfondimenti specifici”.

“Vi sono – secondo Cella – possibilità che non si legano solo alle risorse locali della montagna, ma anche opportunità d’insediamenti che siano semplicemente compatibili e non intacchino queste stesse risorse; centri di ricerca e innovazione, ad esempio, così come le possibilità di smart working, non hanno particolari impatti, ma richiedono infrastrutture, in prevalenza immateriali, che oggi sono molto carenti, quando non del tutto assenti”.

“Per questo progetto – prosegue il Vicepresidente Vicario della Camera di Commercio dell’Emilia – ci avvaliamo delle competenze del Laboratorio di Economia Locale (LEL) dell’Università Cattolica; una realtà che ha sede proprio a Piacenza e che vanta un’esperienza pluriennale in materia di analisi territoriali e supporto tecnico-scientifico”.

La prima annualità del progetto camerale, come si è detto, è dedicata all’economia e al lavoro; “avremo poi altri approfondimenti sui giovani e sul sistema dei servizi e, così come avverrà in questa prima fase, tutti gli stakeholders – conclude Cella – saranno coinvolti, proprio perché l’obiettivo non è semplicemente quello di un censimento, ma l’individuazione di strategie che possano consentire di attrarre nuovi investimenti per lo sviluppo dell’Appennino”.

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