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    Che la solidarietà resti dopo l’emergenza

    In questi giorni abbiamo raccontato i molti dolori di questa città, a livello sanitario ed economico. Ma allo stesso tempo abbiamo assistito ad uno tsunami di solidarietà che si vede in rari momenti della storia. Anche piccoli gesti, ma assai importanti per mantenere viva la speranza di vedere la luce in fondo al tunnel del virus.

    A partire dagli “Andrà tutto bene”, la musica sui balconi, le donazioni, per proseguire con il cibo consegnato a medici e infermieri in corsia. Quando si può dare una mano concretamente è giusto farlo. La speranza è vedere che tutta questa solidarietà resti anche DOPO l’emergenza, perchè è li che si vede se davvero il virus ci ha insegnato qualcosa. La speranza è che certa retorica, seppur importante, si manifesti in atti concreti anche quando tutto questo sarà finito.

    Torneremo alle nostre vite, questo è sicuro, ognuno di noi pensa già a cosa farà quando potrà finalmente uscire di casa senza sentirsi in colpa. Speriamo solo di essere cambiati un po’, per esempio, diamo qualche pacca sulla spalla in più, visto che potremo, o ancor più difficile, cerchiamo di essere felici per qualcuno che se lo merita, di esser felice. Questa è già più tosta. Coltiviamo meno invidia.

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