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    Chiesa del Carmine: il sindaco risponde a Italia Nostra

    La vicenda dell’ex chiesa del Carmine edin particolare del famoso soppalco è riuscita a mobilitare ello stesso giorno pezzi da novanta della Giunta piacentina. Abbiamo pubblicato i chiarimenti dell’assessore Tassi e del vicesindaco Baio ma sul tema è arrivata ancheuna nota del primo cittadino che pubblichiamo qui di seguito:

    “Ho avuto modo di leggere la lettera aperta a me indirizzata da Italia Nostra in merito al progetto di recupero dell’ex Chiesa del Carmine, che è attualmente in fase realizzativa e che promette di consegnare alla città e ai piacentini uno spazio prestigioso e funzionale, che sarà un ponte aperto verso il futuro. Come è stato più volte sottolineato, il progetto definitivo di recupero è stato autorizzato dalla Soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza già il 9 maggio del 2016 con successivo nulla osta al progetto esecutivo in data 30 settembre dello stesso anno. E’ ovvio che sensibilità e gusti personali diversi ci portano ad avere opinioni differenti e, per questo, non voglio entrare nel merito degli sferzanti giudizi critici che Italia Nostra, pur immagino con spirito collaborativo, rivolge alla cosidetta “pensilina”, da sempre inclusa nel progetto di recupero. Spiace però rilevare come queste considerazioni, con la relativa richiesta di sospendere il cantiere, giungano soltanto ora e non nelle diverse occasioni in cui lo stesso progetto esecutivo è stato presentato alla città.

    Solo per citare alcuni appuntamenti al riguardo, ricordo come l’amministrazione comunale che ci ha preceduto – e che ha approvato il progetto – abbia organizzato tra il dicembre 2016 e il gennaio 2017 una mostra in Cappella Ducale dal titolo “Come il Carmine verrà restituito alla città”, la cui locandina di presentazione riportava addirittura un rendering del soppalco al centro ora degli strali anche di Italia Nostra. A seguire, l’attuale amministrazione ha presentato a più riprese pubblicamente e tramite mezzi di informazione locale il progetto esecutivo di recupero, comprensivo di disegni e rendering degli spazi interni. Pur sulla carta, i cittadini hanno quindi avuto in questi anni diverse occasioni per rendersi conto di quanto si sarebbe realizzato e si realizzerà nell’ex Chiesa del Carmine, anche coloro che oggi così puntualmente, ma tardivamente criticano l’intervento, non avendo detto nulla in questi anni.

    Ciò rilevato, sono molto più interessata a che i lavori di recupero siano completati nei tempi e modi previsti, in modo che venga riconsegnata alla fruizione della città uno spazio funzionale di grande valore, da troppo tempo abbandonato a sé stesso, che sono certa i piacentini sapranno apprezzare”.

     

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