Ormai questo paese Italia ed anche l’Emilia Romagna ci hanno abituato ad un fiume senza fine di ordinanze. Proprio ieri sera il presidente della regione Stefano Bonaccini aveva emesso un’ordinanza che prorogava le misure di contenimento ed oggi ne ha firmata subito un’altra. Chissà perchè i provvedimenti odierni non potevano essere ospitati nel provvedimento uscito solo poche ore fa.
La ragione ufficiale è che sono stati “prorogati al 13 aprile i provvedimenti restrittivi in scadenza oggi e non evidenziati nell’ordinanza firmata ieri con il ministro della Salute, Speranza (chissà per quale strano motivo)!
In particolare, viene confermata la chiusura al pubblico di parchi e giardini pubblici per evitare assembramenti di persone.
Ribadito il no all’uso della bicicletta o agli spostamenti a piedi se non per le sole motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche (lavoro, ragioni di salute o altre esigenze di primaria necessità come gli acquisti di generi alimentari). E nel caso in cui lo spostamento a piedi sia dovuto a ragioni di salute o per le esigenze fisiologiche dell’animale di compagnia, resta confermato l’obbligo a restare in prossimità della propria abitazione. Sono quindi escluse passeggiate, jogging o attività motorie di altro genere.
Nelle aree di servizio e di rifornimento carburante, l’apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (ai sensi del Dpcm 11 marzo 2020) è consentita solo ed esclusivamente lungo la rete autostradale.
Inoltre, nella provincia di Rimini restano in vigore tutte le disposizioni inerenti all’attuazione al piano di riassetto complessivo della mobilità viaria per potenziare i controlli sulle regolarità degli spostamenti delle persone (definite dall’ordinanza del presidente della Regione del 22 marzo 2020).