Saranno due, quest’anno, le “rondinelle” piacentine che partiranno per il Quarto Anno a Rondine, la scuola internazionale con sede ad Arezzo che propone a studenti delle superiori un percorso unico di crescita personale e di educazione alla pace. Martina Romersi, 16 anni, del liceo Colombini, e Beatrice Cunico, 17 anni, del liceo Gioia, sono state accolte ieri pomeriggio nella sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dove hanno ricevuto le borse di studio che copriranno gran parte delle spese per l’esperienza formativa.
L’iniziativa, nata nel 2021, quest’anno raddoppia grazie alla decisione della Fondazione di sostenere due studenti invece di uno. «In questi anni abbiamo potuto toccare con mano la forza del Metodo Rondine – ha sottolineato il vicepresidente Mario Magnelli –. Nella World House convivono giovani provenienti da Paesi in conflitto, palestinesi, israeliani, russi, ucraini. Ragazzi che non si arrendono all’odio e costruiscono insieme un futuro diverso. Per questo crediamo valga la pena offrire questa opportunità a più studenti possibili».
Il programma, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, si propone di rafforzare l’autonomia degli studenti, sviluppare competenze di dialogo e gestione dei conflitti e incoraggiarli a progettare percorsi di cittadinanza attiva. A testimoniare l’impatto di Rondine sono intervenute anche le “rondinelle d’oro” piacentine che hanno partecipato negli anni passati: Benedetta Bisi, Arianna Maggi e Mariafiore Marro. Tutte hanno raccontato come l’esperienza abbia rappresentato un punto di svolta, offrendo nuove prospettive, strumenti di crescita personale e una maggiore consapevolezza rispetto al futuro.
Intanto, a fine settembre aprirà il bando per il Quarto Anno 2026-2027. Potranno candidarsi online, fino a gennaio, gli studenti attualmente in terza liceo classico, scientifico o delle scienze umane. Tra i requisiti: risultati scolastici positivi, apertura al confronto, interesse per pace, legalità ed ecologia, oltre alla disponibilità a vivere in un contesto comunitario e interculturale.
Durante l’incontro, la consigliera della Fondazione Giovanna Palladini ha ringraziato docenti e dirigenti che in questi anni hanno accompagnato i ragazzi in questo percorso: «In un tempo segnato da conflitti e incertezze – ha detto – Rondine rappresenta un’isola di speranza. Investire sull’empowerment dei giovani significa investire sul futuro di tutta la comunità».
Due studentesse piacentine alla Cittadella della Pace di Rondine: raddoppiano le borse di studio della Fondazione
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