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Fratelli d’Italia: “La Regione mantenga gli impegni su Medicina a Piacenza. Basta sedi provvisorie”

Tagliaferri e Bocchi interrogano la Giunta regionale: "Che fine ha fatto l’accordo per l’ex ospedale militare? Il corso in lingua inglese merita una sede stabile e integrata con la rete ospedaliera"

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I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri (primo firmatario) e Priamo Bocchi (secondo firmatario) hanno depositato un’interrogazione alla Giunta regionale per fare piena luce sulla situazione, ancora oggi poco chiara, riguardante la sede definitiva del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicine and Surgery dell’Università di Parma, attivo dal 2021 presso la città di Piacenza.

«Dopo anni di annunci e protocolli firmati – dichiarano Tagliaferri e Bocchi – nulla sembra essersi mosso in merito al recupero dell’ex ospedale militare di via Palmerio, che secondo gli impegni istituzionali sottoscritti nel 2022 avrebbe dovuto diventare la sede definitiva del corso. Al contrario, ci ritroviamo oggi con una sede provvisoria presso un ex centro di formazione bancario, in via San Bartolomeo, concessa per sei anni. Una soluzione certamente comoda, ma lontana anni luce dall’idea di un polo universitario integrato con il sistema ospedaliero, come auspicato dallo stesso Rettore dell’Ateneo di Parma».

Con l’interrogazione presentata, i consiglieri di Fratelli d’Italia chiedono alla Giunta regionale se intenda dare concreta attuazione al protocollo d’intesa del 2022, che impegnava la Regione stessa alla ricerca dei fondi per la ristrutturazione dell’ex ospedale militare. Si chiede inoltre se nel progetto del nuovo ospedale di Piacenza – da realizzarsi con formula di Partenariato Pubblico Privato – sia prevista una sede idonea per ospitare il corso universitario in lingua inglese.

«Siamo di fronte a una mancanza di visione – continuano Tagliaferri e Bocchi – e a una gestione che rischia di penalizzare sia gli studenti, che oggi sono oltre 300 e arriveranno a 440 dal prossimo anno, sia il territorio, che merita una progettualità seria, duratura e coerente con le esigenze formative e sanitarie. In particolare chiediamo anche chiarezza su chi pagherà l’affitto o le eventuali spese di ristrutturazione del nuovo campus temporaneo, quali siano oggi le “Sedi Ulteriori” universitarie presso l’Ausl di Piacenza, quanti e quali docenti siano effettivamente presenti, con che titoli e che competenze in lingua inglese, e dove vengano svolti i tirocini degli studenti, considerato che i reparti ospedalieri locali non sembrano in grado di accoglierli tutti».

Fratelli d’Italia ribadisce quindi la necessità di un serio investimento sull’alta formazione in ambito medico, senza soluzioni tampone né continui rinvii.

«L’istituzione del corso Medicine and Surgery a Piacenza rappresenta un’opportunità strategica per tutta la provincia, ma occorre evitare che si trasformi in un’occasione sprecata per mancanza di visione e concretezza – concludono i consiglieri –. La Regione Emilia-Romagna, che ha sostenuto l’avvio del progetto, non può ora voltarsi dall’altra parte».

 

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