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    Il disco orario della valorizzazione e l’IPA di mezzanotte

    Tocca bere le birre al colpo. «O balé» come direbbe qualcuno ai tavoli di un bar.

    «Fai presto che qui a mezzanotte si chiude».

    L’ordinanza comunale trecentoquarantasette parla chiaro: l’orario di apertura dei “pubblici esercizi autorizzati alla somministrazione di alimenti e bevande” non può superare le 24.
    E allora ecco che tocca scrollarsi di dosso quella media ordinata per combattere l’arsura in men che non si dica. Prima che la saracinesca si chiuda sui boccali e le sedie vengano riposte in buon ordine sopra ai tavoli esterni della Luppo.

    Non ci sono bicchieri che si trasformano in zucche come nella favola di Cenerentola ma un potenziale corto circuito logico che, Cristiano Pernigotti detto “Bruno, uno dei nuovi gestori del locale ha identificato mestamente come un autogol.

    «Valorizza l’area presto che a mezzanotte si chiude».

    Tempo mezz’ora per sistemare l’area esterna e lo spazio per sorseggiare una birra si riduce alle 23:30. Poi tutti a casa che il disco orario gira per tutti, senza alcuna eccezione. Via Alberoni che si spegne del tutto quando c’è ancora chi vorrebbe sedersi e bersi una birra in compagnia senza troppi fronzoli o velleità di “fare casino”.

    L’ordinanza avrà valenza per un mese, quello dove, per chi resta in città, si sente più forte la sete

    Chi la spunterà tra un’IPA a mezzanotte e l’ordinanza comunale?

     

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