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    Il PoGrande diventa riserva MaB dell’Unesco

    A poco più di un anno dalla presentazione pubblica della candidatura a Riserva Biosfera Mab UNESCO del tratto medio padano del Po è arrivato oggi a Parigi – nella prestigiosa sede dell’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura – l’ambito riconoscimento che promuove grazie alla proclamazione ufficiale il progetto italiano coordinato dall’Autorità Distrettuale del Fiume Po e sostenuto dal Ministero dell’Ambiente e dal Governo in quest’ultimo decisivo sprint finale verso il traguardo ora raggiunto.

    La decisione della promozione a Riserva Mab di PoGrande è arrivata nel corso della trentunesima sessione del Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma MaB che si sta svolgendo nella capitale francese dal 17 al 21 Giugno e l’ufficialità è stata comunicata direttamente al Segretario Generale del Distretto Po Meuccio Berselli in rappresentanza dell’ente ministeriale, di tutto lo staff tecnico che ha redatto il dossier posto successivamente all’attenzione e alla vigilanza della Commissione Internazionale e dei qualificati ed imprescindibili partners che hanno contribuito alla realizzazione della proficua intesa territoriale.

    Inizialmente infatti i comuni che avevano aderito con entusiasmo la candidatura erano una sessantina ed in soli dodici mesi quell’elenco, già corposo, ha raggiunto 85 amministrazioni locali in possesso delle caratteristiche ambientali più idonee per poter rappresentare a pieno titolo e con autorevolezza PoGrande all’interno della Riserva MaB UNESCO; gli stessi 85 comuni si distribuiscono lungo il tratto medio del Po in 3 regioni: Lombardia, Emilia Romagna e Veneto e 8 province (Cremona, Lodi, Pavia, Mantova, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Rovigo).

    L’iter burocratico del dossier PoGrande ha avuto un sostegno decisivo e fattivo da parte dei compagni di cammino verso l’ottenimento del riconoscimento a partire, tra gli altri, dalle Regioni Lombardia, Veneto Emilia Romagna Legambiente Emilia Romagna, Università degli Studi di Parma, Fondazione Collegio Europeo.

    “Da oggi – ha commentato dalla sede UNESCO il Segretario Generale Meuccio Berselli – i territori che abbiamo messo in rete hanno uno strumento di straordinario valore per migliorare il loro ambiente e renderlo attrattivo in forma collettiva a beneficio comune sia di chi abita questi luoghi suggestivi sia per i migliaia di turisti ed interessati che fino ad ora hanno vissuto habitat, paesaggio e ricchezze culturali e produttive in modo disomogeneo. Ringrazio sentitamente il Ministero dell’Ambiente, il Governo, le Regioni Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, i comuni e tutti i partner a partire da Legambiente Emilia Romagna, Fondazione Collegio Europeo e Università di Parma e tutti coloro che hanno creduto nell’impresa. Con PoGrande vogliamo infatti unire con una progettualità concreta ciò che il fiume divide, comprensori territoriali confinanti che, pur mantenendo singolari caratteristiche da area ad area, sono inscindibilmente legati da valori comuni connessi all’habitat, alla biodiversità, alla cultura, alle tradizioni ai mestieri e ai rilevanti valori delle produzioni di eccellenza agricola ed industriale”.

    Il MAB è un’attestazione che certifica l’importanza di un territorio dove la biodiversità convive storicamente con l’attività dell’uomo, e dove è stata registrata – tramite il dossier di candidatura – la volontà di proseguire sulla strada dello sviluppo sostenibile. Insomma un “marchio” che premia il mix unico di golene fluviali, produzioni agroalimentari e patrimonio artistico, ma anche un impegno preso dalle amministrazioni locali per un continuo miglioramento ambientale.

     Un riconoscimento che per la terza volta interessa un tratto del grande fiume, dopo la zona del Delta e l’area delle Colline Torinesi, anche queste comprese nella rete UNESCO.

    “Da oggi – commenta l’assessore all’Ambiente del Comune di Piacenza, Paolo Mancioppi – i territori che fanno parte dell’area PoGrande, tra cui Piacenza e i comuni rivieraschi della nostra provincia, hanno uno strumento straordinario per migliorare il proprio ambiente e per valorizzarlo anche da un punto di vista turistico. Abbiamo fortemente creduto in questa opportunità e lavorato in un’ottica di sistema, di area vasta, sottolineando le peculiarità di questo straordinario ambiente, le sue eccellenze paesaggistiche, agroalimentari e artistiche e le sue enormi potenzialità. Questo importante lavoro di squadra, per cui ringrazio tutti coloro che si sono spesi con determinazione e lungimiranza, ha ottenuto oggi un significativo riconoscimento da parte dell’Unesco, ma è certo solo il primo passo per una strategia di miglioramento complessivo dell’ambiente in cui viviamo; e in questo percorso Piacenza avrà senza dubbio un ruolo primario”.

     “Il lavoro sul MAB – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – è innanzitutto uno sforzo per provare a garantire uno sguardo unitario e politiche comuni ad un ecosistema – quello del PO – che ha caratteristiche omogenee ma che è sempre stato trattato in modo frammentario, a causa delle divisioni amministrative (tra province differenti, in regioni differenti). Un tesoro prima di tutto naturalistico, con il suo sistema di isole, lanche, golene e spiaggioni. Ma un tesoro conosciuto solo da pochi estimatori. Questo ha significato nel tempo la perdita di opportunità e il fallimento di progetti che avrebbero potuto garantire il miglioramento ambientale, ma anche economico e sociale delle comunità, a cominciare da un’idea di turismo lento e di qualità”.

    “Il MAB – aggiunge Lorenzo Frattini, Presidente Legambiente Emilia Romagna – non rappresenta la costituzione di un’area protetta, ma è l’impegno di una comunità a costruire un futuro basato sull’idea di sviluppo sostenibile: agricoltura di qualità a basso uso di chimica, protezione e valorizzazione della biodiversità, turismo lento e ciclabile, gestione ottimale dei rifiuti, politiche avanzate sul clima. Sono alcune delle chiavi di lettura che la comunità del MAB dovrà portare avanti in futuro”.

    Elenco degli 85 Comuni coinvolti
    nr. Progr. totali Provincia Comuni coinvolti
    1   Cremona Bonemerse
    2   Cremona Casalmaggiore
    3   Cremona Cingia de’ Botti
    4   Cremona Cremona
    5   Cremona Crotta d’Adda
    6   Cremona Gerre de’ Caprioli
    7   Cremona Gussola
    8   Cremona Malagnino
    9   Cremona Martignana di Po
    10   Cremona Motta Baluffi
    11   Cremona Pieve d’Olmi
    12   Cremona San Daniele Po
    13   Cremona Scandolara Ravara
    14   Cremona Spinadesco
    15   Cremona Stagno Lombardo
    16 16 Cremona Torricella del Pizzo
    17   Lodi Caselle Landi
    18   Lodi Castelnuovo Bocca d’Adda
    19   Lodi Corno Giovine
    20   Lodi Guardamiglio
    21   Lodi Orio Litta
    22   Lodi San Rocco al Porto
    23   Lodi Santo Stefano Lodigiano
    24   Lodi Senna Lodigiana
    25 9 Lodi Somaglia
    26   Mantova Bagnolo San Vito
    27   Mantova Borgo Mantovano
    28   Mantova Borgo Virgilio
    29   Mantova Borgofranco sul Po
    30   Mantova Carbonara di Po
    31   Mantova Dosolo
    32   Mantova Gonzaga
    33   Mantova Magnacavallo
    34   Mantova Marcaria
    35   Mantova Moglia
    36   Mantova Motteggiana
    37   Mantova Ostiglia
    38   Mantova Pegognaga
    39   Mantova Poggio Rusco
    40   Mantova Pomponesco
    41   Mantova Quingentole
    42   Mantova Quistello
    43   Mantova Roncoferraro
    44   Mantova San Benedetto Po
    45   Mantova San Giacomo delle Segnate
    46   Mantova San Giovanni del Dosso
    47   Mantova Schivenoglia
    48   Mantova Sermide e Felonica
    49   Mantova Serravalle a Po
    50   Mantova Sustinente
    51   Mantova Suzzara
    52 27 Mantova Viadana
    53   Piacenza Calendasco
    54   Piacenza Caorso
    55   Piacenza Castel San Giovanni
    56   Piacenza Castelvetro Piacentino
    57   Piacenza Monticelli d’Ongina
    58   Piacenza Piacenza
    59   Piacenza Rottofreno
    60   Piacenza Sarmato
    61 9 Piacenza Villanova sull’Arda
    62   Parma Colorno
    63   Parma Mezzani
    64   Parma Polesine Zibello
    65   Parma Roccabianca
    66   Parma Sissa Trecasali
    67 6 Parma Sorbolo
    68   Pavia Chignolo Po
    69   Pavia Monticelli Pavese
    70 3 Pavia Pieve Porto Morone
    71   Reggio Emilia Boretto
    72   Reggio Emilia Brescello
    73   Reggio Emilia Gualtieri
    74   Reggio Emilia Guastalla
    75   Reggio Emilia Luzzara
    76   Reggio Emilia Novellara
    77   Reggio Emilia Poviglio
    78 8 Reggio Emilia Reggiolo
    79   Rovigo Bergantino
    80   Rovigo Calto
    81   Rovigo Castelmassa
    82   Rovigo Castelnovo Bariano
    83   Rovigo Ficarolo
    84   Rovigo Melara
    85 7 Rovigo Salara

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